Cioccolata Kinder ritirata dal mercato, Ferrero perde decine di milioni di euro a causa della salmonella. La quantità di prodotto richiamato è impressionante.
Troppi casi di salmonella in Europa, la Ferrero costretta a prendere una fondamentale decisione per non mettere a rischio ulteriormente la salute dei bambini.
È arrivato il momento di ritornare sul caso salmonella nella cioccolata Kinder per capire qual è la situazione oggi. I tanti ricoveri e le numerose segnalazioni sulle problematiche di salute di bambini consumatori dei prodotti Ferrero hanno spinto l’azienda ad optare per il ritiro dal mercato di 3 mila tonnellate di ovetti, barrette, cioccolatini per un impatto finanziario di decine di milioni di euro. Sono diversi mesi, ormai, che la contaminazione dei prodotti Ferrero è stata resa nota. Il rischio salmonella non deve essere sottovalutato soprattutto quando i primi consumatori dell’alimento contaminato sono i bambini. Ne è nato un vero e proprio caso internazionale che ha coinvolto diversi Paesi dell’Europa, Italia compresa. L’origine di tutto è stata identificata in un errore avvenuto nello stabilimento di Arlon, in Belgio.
Cioccolata Kinder, origine ed evoluzione del problema
Le indagini hanno rilevato come origine della contaminazione un problema in un filtro presente in un serbatoio di burro dello stabilimento ad Arlon, in Belgio. Tutto sarebbe nato, però, da una contaminazione da materie prime o dall’uomo secondo quanto riferito da Nicolas Neykov, direttore generale della Ferrero in Francia.
Irlanda, Italia, Francia e Gran Bretagna sono le nazioni maggiormente colpite dallo scandalo sanitario. I bambini ricoverati o con sintomi sono stati numerosi e Neykov garantisce un risarcimento economico per tutte le famiglie coinvolte. I diretti interessati non se lo sono fatto dire due volte tant’è che, ad oggi, risultano pervenute più di 150 mila richieste di risarcimento.
Sintomi e conseguenze del contagio da salmonella
Le infezioni da salmonella sono state riscontrate soprattutto nei bambini di età inferiore ai 10 anni. Alcuni sono stati costretti al ricovero in ospedale mentre altri sono riusciti a sconfiggere il contagio rimanendo a casa e sottoponendosi a cure mirate. I sintomi sono nausea, crampi addominali, febbre, vomito, dolori generali e diarrea. Solitamente scompaiono nel giro di massimo 4 giorni ma un eventuale aggravarsi delle condizioni, come detto, può portare al ricovero.