I proprietari di immobili hanno la possibilità di beneficiare di uno sconto sull’IMU per case in affitto pari al 25% del valore totale.
L’IMU è una delle tasse più odiate dagli italiani, ma nel 2022 sono previsti degli sconti e delle agevolazioni per i proprietari di case in affitto.
Nel caso in cui sussistano alcune specifiche condizioni previste dalla legge è possibile beneficiare di una riduzione dell’importo dell’IMU sulla seconda casa. Questa tassa, infatti, è riservata ai proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale o da immobili di lusso.
Quando si cede in locazione un immobile, il proprietario di casa è tenuto a corrispondere l’IMU al Fisco. L’importo potrebbe subire una riduzione in presenza di specifiche condizioni, ovvero quando il contratto di locazione è stato sottoscritto con l’applicazione di un canone concordato.
È doveroso specificare che l’IMU sulla seconda casa in affitto non è mai a carico dell’inquilino. Quest’onere, infatti, cade sempre sul proprietario di casa.
IMU per case in affitto: cosa prevede la legge
Il pagamento dell’IMU per case in affitto spetta sempre al padrone di casa. Secondo quanto stabilito dalla legge, a versare la tassa sulla seconda casa devono essere:
- i proprietari di casa,
- i titolari di diritti reali incluso l’usufrutto,
- gli assegnatari del bene con provvedimento del giudice,
- i locatari per immobili in locazione finanziaria
- i concessionari per aree demaniali.
Il valore dell’Imposta Municipale Unica varia in base alla rendita catastale dell’immobile. Tuttavia, c’è la possibilità per i proprietari di case in affitto di beneficiare di una riduzione, qualora il contratto preveda un canone concordato. Nello specifico, lo sconto ammonta al 25% del valore dell’imposta.
Fermo restando che i Comuni hanno la possibilità di aggiungere ulteriori agevolazioni, tramite l’emanazione di delibere che vengono aggiornate annualmente. Per tale motivo, il proprietario di casa, che è tenuto a versare l’IMU, dovrebbe annualmente verificare la presenza di eventuali sconti aggiuntivi, dei quali beneficiare.
Come si calcola l’IMU
L’IMU sulle case in affitto prevede una rivalutazione al 5% della rendita catastale dell’immobile. Il risultato deve poi essere moltiplicato per il coefficiente 160.
Lo sconto del 25% che è concesso ai locatari, che hanno sottoscritto un contratto con canone concordato, deve essere calcolato prima di eseguire l’operazione prevista dalla suddetta formula.
Il primo pagamento della rata dell’IMU deve avvenire entro il 16 giugno e le modalità di versamento sono tramite bollettino postale o tramite modello F24.
Il cittadino ha la possibilità di decidere di versare l’importo dell’IMU in un’unica soluzione, entro giugno, o beneficiare della dilazione di pagamento, che prevede la divisione in due rate. In quest’ultimo caso il saldo è fissato a dicembre dell’anno di riferimento.