E’ il momento di scegliere, ISEE gratis in autonomia oppure a pagamento rivolgendosi a CAF, patronati o al commercialista?
Il tempo stringe su alcune misure, occorre ottenere il prima possibile l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente per non perdere soldi.
Ogni anno i cittadini richiedono l’ISEE per poter accedere a bonus e agevolazioni. La validità dura dodici mesi, dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno in corso. E’ consigliabile, dunque, richiedere l’Indicatore della situazione reddituale e patrimoniale all’inizio dell’anno in modo tale da poter sfruttare ogni occasione di risparmio con le misure previste dal Governo che limitano l’accesso ai cittadini con un valore ISEE al di sotto di una specifica soglia. Eppure tanti contribuenti non hanno ancora effettuato la richiesta di ISEE e il tempo stringe su diverse misure. primo tra tutti l’Assegno Unico Universale. Se non si dovesse inviare l’ISEE entro il 30 giugno si perderebbe il diritto agli arretrati. Insomma, è arrivato il momento di attivarsi e decidere se ottenere l’Indicatore gratis in autonomia oppure se pagare per avvalersi dell’aiuto di professionisti.
ISEE gratis in autonomia, come procedere
L’INPS consente ai contribuenti di compilare in autonomia la richiesta dell’ISEE accedendo al portale tramite credenziali digitali ed entrando nella sezione di riferimento. Il primo passo inevitabile per poter ottenere l’Indicatore è la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica. Anche in questo caso l’utente può agire da solo attraverso il sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e utilizzando il modello – parzialmente già redatto – completandolo con alcune informazioni specifiche.
Serviranno i dati anagrafici del richiedente e dei familiari componenti del nucleo familiare, i dati reddituali, i dati patrimoniali immobiliari e mobiliari (compresi Libretti postali, giacenze medie sui conti, saldi su carte prepagate…), dati sulla titolarità di mutui o sul canone di locazione e informazioni sulle auto o veicoli in generale di proprietà. Inoltre occorrerà indicare l’eventuale presenza di persone con disabilità o non autosufficienza nel nucleo familiare e di trattamenti erogati dall’INPS esenti ai fini Irpef.
La procedura è semplice e il sistema guiderà l’utente lungo tutto l’iter per evitare dimenticanze e campi necessari lasciati vuoti. Una volta compilata la DSU l’INPS la invierà all’Agenzia delle Entrate che la verificherà per poi inoltrarla nuovamente all’Istituto e consentire al contribuente di compilare la domanda per l’ISEE attraverso passaggi veloci e completamente gratuiti.
Le tariffe presso Caf, patronati e commercialisti
Chi ha difficoltà con la compilazione online della DSU e dell’ISEE può avvalersi dell’aiuto di CAF, patronati o di commercialisti. In questo caso occorre fare una precisazione. Se fino ad ora il servizio è risultato gratuito presso Caf e Patronati dal mese di giugno non lo sarà più. I fondi, infatti, sono quasi finiti a causa dell’elevato numero di richieste dal mese di gennaio e se il Governo non interverrà con un’aggiunta di risorse, i cittadini dovranno pagare importi compresi tra i 10 e i 25 euro in base al numero di componenti del nucleo familiare. Infine, rivolgendosi ad un commercialista occorrerà affrontare dei costi decisamente più onerosi.