Grazie al Cashback fiscale senza 730 è possibile ottenere il rimborso fiscale per le spese sanitarie sostenute dai cittadini.
La novità è stata introdotta da un Ddl, che dovrebbe essere approvato in Senato entro giugno 2022. Se i decreti attuativi dovessero arrivare rapidamente, le misure potrebbero entrare in vigore già a partire dal 2023.
Con il disegno di legge delega è stata introdotta una riforma fiscale, che potrebbe portare ad una nuova versione del Cashback fiscale. Grazie ad esso, sarà possibile ottenere immediatamente il rimborso del beneficio fiscale, senza dover attendere la dichiarazione dei redditi con il modello 730.
Si tratta di una manovra che segue la falsa riga del disegno di legge approvato dal governo Conte II e rappresenterebbe una misura che permette ai cittadini di monetizzare subito il beneficio fiscale.
In questo modo, si consentirebbe ai cittadini di disporre di una maggiore liquidità.
Di fatto le detrazioni fiscali generalmente hanno tempi lunghi e possono essere ottenute attraverso la compilazione del modello dei redditi.
Se, invece, venisse approvato il cashback fiscale, ogni cittadino avrebbe la possibilità di ricevere immediatamente il 19% della spesa sostenuta per l’acquisto di farmaci.
L’accredito avverrebbe sul conto corrente bancario o postale fornito dal cittadino.
Cashback fiscale senza 730: grandi novità in arrivo
Attualmente quella del Cashback fiscale è solo un disegno di legge delega, che dovrebbe essere approvato in Senato entro giugno 2022, permettendo l’introduzione dei decreti attuativi.
Se tutto va come previsto, il nuovo Cashback fiscale potrebbe essere operativo a partire da gennaio 2023.
In questo modo, i cittadini avranno la possibilità di recuperare immediatamente il 19% delle spese sostenute per l’acquisto di farmaci.
Si tratta di un’opzione e non di un obbligo, pertanto solo chi vorrà accedere a questa forma di rimborso veloce potrà farlo. Coloro che invece preferiscono attendere la dichiarazione dei redditi saranno liberi di non accedere al Cashback fiscale.
Il contribuente che, invece, intende fruire del servizio, dovrà segnalarlo al farmacista al momento dell’acquisto dei farmaci. Il farmacista avrà la possibilità di registrare sullo scontrino o sulla fattura la richiesta di rimborso. È compito suo comunicare all’anagrafe tributaria l’accredito che avverrà direttamente sul conto corrente del contribuente.
Grazie all’App IO, il contribuente riceverà una notifica sul proprio smartphone.
Come funziona il rimborso le spese di farmaci
Nel caso in cui il contribuente, che intende accedere al Cashback fiscale, non dovesse essere titolare di un conto corrente, per lui sarà impossibile ricevere l’accredito delle spese. Pertanto possiamo dire che, per accedere a quest’opzione di rimborso, il primo passo da compiere è l’apertura di un conto corrente bancario o postale.
Altra condizione che permette di accedere al Cashback fiscale riguarda la necessità di pagare le spese attraverso uno strumento elettronico: bancomat o carte di credito o debito. In questo modo, il pagamento sarà tracciabile e il cittadino potrà ottenere immediatamente il rimborso. Così facendo sarà possibile riportare direttamente sullo scontrino elettronico e sulla fattura l’importo da rimborsare.
Come abbiamo visto un’altra importante condizione è l’utilizzo dell’app IO. Ci stiamo riferendo ad un’applicazione per smartphone che può essere scaricata gratuitamente, sia dai dispositivi che hanno il sistema operativo Android che iOS.
Quest’App non è utile solo per ricevere rimborsi, ma anche per alcuni bonus o per pagare il bollo dell’auto.
Nel caso del Cashback fiscale però, l’applicazione è indispensabile perché permette al contribuente di fornire il proprio IBAN, dove avverrà l’accredito del 19% del costo dei farmaci acquistati.