Introdotta un’importante novità avvisi bonari, che prevede una modifica dei tempi di pagamento che passano da 30 a 60 giorni.
Gli avvisi bonari sono delle notifiche di pagamento inviate dall’Agenzia delle Entrate, per invitare il contribuente a correggere gli errori effettuati in fase di compilazione della dichiarazione dei redditi. Se finora il contribuente aveva 30 giorni di tempo per mettersi in regola, oggi c’è un’importante novità che ha fatto slittare il pagamento a 60 giorni.
L’avviso bonario è una comunicazione inviata dall’Agenzia delle Entrate e porta con sé una maggiorazione delle imposte, interessi e sanzioni.
Lo scopo di queste comunicazioni è quello di invitare il contribuente ad effettuare un controllo sulla sua dichiarazione dei redditi, a causa della presenza di alcune incongruenze. Dopo l’invio dell’avviso bonario viene emessa una cartella di pagamento notificata al contribuente presso la sua residenza.
Grazie ad un emendamento del Decreto Energia, che ha introdotto una serie di novità in ambito fiscale, c’è stato un cambiamento dei termini per pagare gli avvisi bonari che passano da 30 a 60 giorni.
Novità avvisi bonari: cosa cambia per il contribuente?
Le novità che riguardano gli avvisi bonari e le tempistiche dei pagamenti sono state introdotte dal Decreto Energia. Quest’ultimo ha lo scopo di sostenere le famiglie e le imprese italiane che devono far fronte agli effetti negativi di pandemia, crisi energetica e produttiva causate dal conflitto tra Ucraina e Russia.
L’emendamento, infatti, prevede una proroga dei tempi per il pagamento degli avvisi bonari che, come è noto, sono inviati dal fisco in caso di incongruenze nella compilazione della dichiarazione dei redditi.
Di fatto, prima di tale decreto, i contribuenti, a cui erano notificati gli avvisi bonari, avevano 30 giorni di tempo. Durante i quali dovevano correggere gli errori riscontrati dall’Agenzia delle Entrate.
Oggi, al fine di dare più tempo ai contribuenti, sono concessi fino a 60 giorni per mettersi in regola.
Tuttavia, questo prolungamento dei termini non è permanente, ma è valido solo per il periodo che parte dall’entrata in vigore della legge di conversione (che ancora non è stata approvata) fino al 31 agosto 2022.
Ciò vuol dire che, a partire dal primo settembre 2022, le cose torneranno come prima. Dunque, in caso di avvisi bonari, i contribuenti avranno nuovamente 30 giorni di tempo per mettersi in regola.
Oltre allo slittamento dei termini per il pagamento, non sono previste ulteriori novità. Pertanto, se trascorsi 60 giorni il contribuente non ha rettificato la sua dichiarazione dei redditi, gli importi richiesti saranno iscritti a ruolo a titolo definitivo.
Così facendo, egli non avrà più la possibilità di accedere alla riduzione del 30% per le sanzioni amministrative contenute nell’atto.
Rateizzazione dell’importo dovuto
Il contribuente che effettua il pagamento, e dunque si mette in regola, entro 60 giorni dalla notifica dell’avviso bonario ha la possibilità di beneficiare di una riduzione delle sanzioni pari a:
- 1/3 se la liquidazione è automatica;
- 2/3 in caso di controllo formale.
In ogni caso, la legge riconosce al contribuente la possibilità di richiedere la dilazione di pagamento.
Il numero delle rate varia in base all’importo da pagare:
- Per somme di denaro pari o inferiori a €5.000, è possibile beneficiare di una rateizzazione per un massimo di 8 rate trimestrali;
- Per somme di denaro superiori a €5.000, è possibile ottenere una dilazione di pagamento per un massimo di 20 rate bimestrali.
La richiesta di rateizzazione può essere effettuata rivolgendosi all’Agenzia delle Entrate. Il calcolo è eseguito direttamente dall’ufficio fiscale e include anche gli interessi. Attualmente, ammontano ad un’aliquota annuale del 3,5%.