L’idea di Selectra è semplice: un “bollettometro” per definire quanto e come incide il consumo medio sulla bolletta. Un modo per evitare sorprese.
Bolletta troppo alta o inaspettatamente troppo alta? Nel primo caso è un dato oggettivo rispetto alla sicurezza che il consumo non sia tale da giustificarla. Nel secondo, si tratta quantomeno di un dubbio.
Riuscire a determinare in anticipo non tanto il consumo quanto il prezzo reale (o comunque approssimato con buona precisione) dell’elettricità domestica sarebbe un aiuto sostanziale per chiunque. Specie in un periodo di rincari. Rapportare le strategie di consumo a quelle di gestione sarebbe una sorta di cartina di tornasole delle nostre abitudini. Il tutto sfruttando un vero e proprio sistema rodato, attuabile con pochi click. L’idea arriva da Selectra, la società che confronta i fornitori di energia domestica. Si tratta di un “bollettometro”, ossia uno strumento totalmente gratuito che, come da vocazione della società, si occuperà di confrontare le varie offerte presenti sia in Italia che negli altri Paesi europei, così da avere una valutazione personalizzata.
Considerando l’applicazione allo scenario europeo, il quadro sarebbe decisamente completo. Il confronto delle offerte in bolletta, peraltro, sarebbe in tempo reale. Il che consentirà di conoscere praticamente al minuto le variazioni delle proposte e, quindi, l’altalena dei costi dell’energia elettrica. In relazione sia al proprio fornitore che agli umori del mercato. Chiaramente si parla di offerte presenti nel Mercato libero dell’energia, ossia quello potenzialmente più conveniente e che, a breve, avrà di fatto monopolizzato l’intero settore, anche sul piano normativo. Per il raffronto, basteranno i dati inseriti in bolletta: spesa per la materia, consumi totali, fatturazione.
Bollettometro, il confronto dei costi in bolletta: come evitare di spegnere la luce
La convenienza è evidente. Anziché cercare di gestire dei consumi che sarebbero comunque troppo elevati, la scelta di un’offerta conveniente sarebbe una prima garanzia del risparmio. Il bollettometro, in base ai dati inseriti, andrà innanzitutto a valutare l’offerta attiva, definendola su una scala da “ottima” a “troppo alta”. In base al responso, il sistema valuterà la presenza di tariffe attinenti, o comunque impostate sulle stesse prerogative, così da mostrare eventuali alternative a buon mercato. La valutazione dei prezzi sarà quindi personalizzata e ritagliata sul cliente rispetto ai prezzi medi sul mercato libero. E non in generale ma nel momento esatto in cui il consumatore andrà a effettuare il raffronto su dati e prezzi.
Al fine di ottenere il risultato, andranno inseriti la spesa per la materia energia, quindi il costo in euro dell’energia acquistata e per la quale viene pagata la bolletta (in questo caso della luce). Inoltre, il consumatore dovrà inserire i consumi totali fatturati e anche la data di inizio del periodo di fatturazione. Chiaramente, a parte l’indirizzo mail (peraltro facoltativo), Selectra non chiederà dati personali. Il confronto, in sostanza, non andrà a incentivare il mercato del telemarketing (recentemente al centro di una stretta normativa piuttosto serrata). Anche questo, a conti fatti, è un vantaggio.