Attenzione arriva la Super Anagrafe su conto corrente e bancomat, sancendo così una nuova “caccia” del Fisco agli evasori. Ecco cosa sta succedendo.
Controlli sempre più severi da parte del Fisco al fine di contrastare l’evasione fiscale. Entriamo quindi nei dettagli per vedere cosa sta succedendo e tutto quello che c’è da sapere in merito.
I soldi non sono garanzia di felicità ma si rivelano essere senz’ombra di dubbio utili in diverse circostanze. A partire dalla spesa settimanale fino ad arrivare alle piccole esigenze quotidiane, passando per l’istruzione dei figli e hobby personali, sono tanti i costi con cui dover fare i conti. Una chiara dimostrazione di come il denaro sia davvero molto utile.
Data la sua importanza, quindi, non stupisce che finisca spesso sotto la lente di ingrandimento del Fisco che cerca così di contrastare possibili casi di evasione fiscale. A tal proposito si invita a prestare attenzione al conto corrente e al bancomat, in quanto arriva la Super Anagrafe grazie alla quale il Fisco introduce controlli sempre più severi, sancendo una nuova caccia agli evasori. Ecco cosa sta succedendo.
Abbiamo già visto cosa bisogna controllare sempre prima di effettuare un prelievo con il bancomat, onde evitare di incorrere in spiacevoli inconvenienti. Sempre soffermandosi su questo strumento di pagamento, così come carte di credito e conto corrente si invita a prestare attenzione a delle importanti novità.
Arriva, infatti, come già detto, la Super Anagrafe su conto corrente e bancomat, che sancisce una nuova “caccia” del Fisco agli evasori, con controlli sempre più severi. Ma cosa sta succedendo? Ebbene, tra gli strumenti utilizzati dal Fisco per mettere in atto questa nuova stretta si annoverano, come già detto, la Super Anagrafe dei conti correnti e l’Anagrafe tributaria.
In base alla normativa in vigore, ricordiamo, gli operatori finanziari devono comunicare periodicamente all’anagrafe tributaria i vari movimenti e ogni informazione utile ai fini degli accertamenti fiscali. Nella Super Anagrafe, quindi, si annoverano ad esempio saldo contabile, addebiti, accrediti, movimenti con le carte, importi degli acquisti e così via.
L’Agenzia delle Entrate controlla quindi tali dati e incrocia quest’ultimi con le informazioni reddituali e patrimoniali dell’Anagrafe tributaria. In caso ci movimenti sospetti può pertanto decidere di effettuare dei controlli mirati. A tal proposito è bene sapere che sull’argomento è intervenuto anche il Garante della privacy, con i nuovi controlli che verranno effettuati, come già detto, attraverso l’incrocio delle banche dati.
A tal fine verranno creati due database: uno contenente una lista di contribuenti classificati in base al rischio e alla propensione all’evasione, mentre l’altro sarà di controllo. Questo, in pratica, vuol dire che l’Agenzia delle Entrate provvederà a identificare solo i soggetti che presentano un profilo di rischio fiscale.
Nel caso in cui si dovessero individuare dei parametri di rischio, infatti, l’Agenzia delle Entrate potrà dare il via ad un accertamento, anche attraverso, ad esempio, l’invio di lettere di compliance volte a promuovere la regolarizzazione spontanea da parte del soggetto oggetto di controllo.