Accertamenti fiscali più stringenti sui figli: nessuno sfugge all’occhio del Fisco

Accertamenti fiscali sui figli, la morsa si stringe sui furbetti. Scopriamo quando scattano i controlli e come vengono effettuati.

Nel 2022 si stringe ulteriormente la morsa sui contribuenti e a finire nel mirino del Fisco saranno principalmente i figli.

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ISEE, modello 730, dichiarazione dei redditi, DSU, avere a che fare con la burocrazia, i calcoli, la documentazione patrimoniale non è facile e un cittadino può facilmente confondersi soprattutto se utilizza in autonomia i modelli precompilati. Eppure spazio per gli errori non ce n’è dato che l’Agenzia delle Entrate effettua stringenti controlli al fine di verificare che ogni famiglia rispetti la Legge e le direttive generali. Gli accertamenti riguardano sia il dichiarante che i membri del nucleo familiare. I problemi maggiori si rilevano con riferimento ai figli maggiorenni e che lavorano e, dunque, in possesso di un proprio reddito personale. Il Fisco valuta la corrispondenza tra somme dichiarate e spese effettuate facendo partire controlli e accertamenti qualora venissero rilevate incongruenze.

Accertamenti fiscali, quando scattano i controlli

Il Fisco ha la necessità di conoscere la reale situazione reddituale di un nucleo familiare. A tal fine controlla il reddito personale di ogni componente, figli maggiorenni compresi. L’obiettivo è duplice, accertare che nessuno evada la Legge e verificare che non ci siano omissioni ed errori di ricezione nei rimborsi, agevolazioni non dovute. Nel momento in cui figli che lavorano convivono con i genitori nascono molti dubbi legittimi in relazione alle direttive da seguire per rimanere in regola con il Fisco.

Per verificare la capacità di spesa della famiglia i controlli metteranno a confronto il reddito dichiarato dal nucleo con tutte le spese sostenute nel corso dell’anno. L’intento è stabilire se i redditi dichiarati sono tutti quelli percepiti utilizzati dalla famiglia per sostenere le uscite mensili fisse e gli extra. Poniamo l’esempio di un nucleo dal reddito compressivo di 45 mila euro all’anno. L’acquisto di un’abitazione da 290 mila euro può essere visto come un possibile segnale di illegalità così come l’acquisto di una macchina da 50 mila euro.

Lo strumento usato dal Fisco

Il Fisco prima degli accertamenti utilizza il redditometro, uno strumento capace di calcolare il presunto reddito del contribuente prendendo come riferimento le spese annuali. Se i risultati dovessero mostrare incongruenze minime del 20% tra reddito dichiarato e reddito accertato scatterebbero le verifiche e le eventuali richieste di chiarimenti al contribuente.

Ciò significa che se il figlio e i genitori dichiarano senza omissioni né errori il reddito personale, il Fisco non procederà con alcun accertamento. Omettendo la dichiarazione del reddito del figlio, invece, dai controlli emergeranno discrepanze che cattureranno l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate.

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