L’eccesso di velocità e i casi di doppia multa sono tutt’altro che infrequenti. Ecco cosa ricordare a riguardo.
In caso di più violazioni delle regole sulla velocità massima in uno stesso tratto stradale, il rischio concreto è quello di vedersi inflitte due sanzioni diverse. Quando è possibile pagarne una sola?
Gli automobilisti sanno bene che prendere una multa rappresenta un evento tanto indesiderato, quanto non infrequente. Il punto che intendiamo affrontare in questo articolo e che non di rado si verifica nella vita di tutti i giorni è il seguente: che succede nel caso in cui nei confronti di un patentato alla guida siano emesse due multe a distanza di pochissimo tempo l’una dall’altra? Ovvero, quali sono le conseguenze per l’automobilista? Egli deve pagare una sola multa oppure tutte e due?
A queste domande risponderemo nel corso di questo articolo, giacché le norme in materia sono piuttosto chiare.
Doppia multa per eccesso di velocità: gli autovelox e il decreto prefettizio
Il caso concreto, come accennato, è tutt’altro che remoto. Ad un automobilista sono inflitte due multe a distanza di pochi minuti, perché nella stessa strada sono presenti due o più autovelox. Anzitutto, ricordiamo che le norme vigenti in tema di circolazione stradale non fissano un numero “massimo” di autovelox che è possibile posizionare sulla stessa strada. Perciò metterne più di uno è assolutamente legale.
Ovviamente però non deve mancare il cartello con l’avviso agli automobilisti del possibile controllo elettronico della velocità. Ciò non toglie che l’amministrazione possa a sua discrezione fissare più apparecchiature per il controllo elettronico della velocità. Dunque la possibilità di essere multati 2 volte in breve tempo è certamente ammessa.
Attenzione però: se si tratta di strada urbana o extraurbana secondaria, deve sussistere l’autorizzazione del Prefetto tramite decreto: grazie ad essa sarà possibile installare legittimamente i citati apparecchi autovelox per emettere la multa. In buona sostanza, se vi fosse un secondo autovelox a distanza ravvicinata dal primo, ma in un luogo nel quale il Prefetto non ne ha autorizzato l’installazione, la multa sarebbe illegittima e dunque potrebbe essere contestata con successo dall’automobilista. Ecco perché colui che riceve due multe sulla stessa strada, farà bene a chiedere copia del provvedimento del Prefetto.
Doppia multa per eccesso di velocità: il Codice della Strada e il caso delle multe cumulative
A questo punto, è opportuno ricordare che sussiste una norma del Codice della strada, la quale implica una disciplina favorevole all’automobilista, proprio in tema di multe cumulative.
Ebbene, la sintesi è la seguente: laddove il patentato alla guida, con lo stesso comportamento, compie due o più violazioni (siano esse della stessa norma o di norme distinte), deve pagare una multa soltanto. Si tratta in particolare della sanzione di più alto ammontare.
Detta regola prende il nome tecnico di ‘cumulo giuridico’. Tipico è appunto il caso di chi sfora il limite di velocità due volte nello stesso tratto di strada, ed è beccato da due diversi autovelox.
L’automobilista però deve sapere che l’applicazione del cumulo giuridico non sarà automatica. Infatti egli sarà tenuto ad andare presso gli uffici dell’organo accertatore e farne richiesta ad hoc.
In sintesi:
- l’automobilista riceverà dapprima tante multe quante sono state le violazioni;
- e, soltanto all’esito dell’autorizzazione, egli potrà pagare soltanto una multa, quella più grave, aumentata fino a tre volte il suo importo.
Peraltro detta autorizzazione non gli può essere negata.
Concludendo, al fine di applicare il cumulo giuridico agli autovelox sulla stessa strada la condizione pratica che deve sussistere è che lo spazio intercorso tra i distinti autovelox sia assai ravvicinato, in maniera tale che la condotta possa essere considerata unitaria. Come acclarato anche dalla giurisprudenza, sarebbe sufficiente un incrocio, un semaforo, o ogni altro elemento della strada mirato a interrompere l’azione, per impedire l’utilizzo del cumulo giuridico. Proprio per questo la ricostruzione della dinamica delle violazioni si rivelerà essenziale per consentire o meno questo trattamento di favore all’automobilista