Il Pos consente di effettuare transazioni mediante moneta elettronica, ovvero tramite carte di credito o debito. Non sempre però viene utilizzato in maniera lecita
Ci sono un paio di situazioni a cui badare prima di lasciarsi andare a questo tipo di pagamenti. Vediamo quali sono nello specifico e soprattutto come evitarle.
Effettuare operazioni con il Pos sta diventando sempre più consuetudinario in Italia. La diffidenza iniziale della gente sta lasciando spazio ad una maggiore convinzione che questo metodo possa rappresentare per il futuro per quanto concerne le transazioni.
Tuttavia, anche in questi casi possono esserci dei problemi per i consumatori, che potrebbero doversi ritrovare a fare i conti i soliti “furbetti”. Infatti pur essendo più sicuro dei contanti, il Pos può nascondere alcune insidie che non tutti in fase iniziale considerano.
Ciò è frutto del fatto che i creditori possono essere dei commercianti, dei liberi professionisti, degli artigiani, enti della PA, imprese o anche coltivatori e allevatori. Questo per dire che potenzialmente tutti possono essere muniti di Pos (anzi dal prossimo 30 giugno è tassativo averlo) e possono utilizzarlo in vari modi.
Ad esempio quello che non si avvale di fili e sfrutta la tecnologia bluetooth può essere decisamente deleterio. I malviventi sfruttano soprattutto quelli che si avvalgono dell’applicazione dedicata. Questi non fanno riferimento ad una banca, ma a delle società di pagamenti mobili come ad esempio SumUp.
Sfruttando la possibilità di poter incassare importi bassi senza che il cliente digiti il Pin, alcuni truffatori vanno in giro con lo strumento ben nascosto in tasca e si avvicinano alle persone che con tutta probabilità dispongono di carte o bancomat.
Un semplice contatto ed il gioco è fatto. Una modalità di furto figlia della modernità e che appare anche più sicura per chi la compie. Per effetto di ciò è sempre bene diffidare di persone sospette e cercare di proteggere le proprie carte con appositi involucri che non consentano il contactless.
I pericoli però possono scaturire anche da un normale pagamento in un negozio fisico. Alle volte non si nota la cifra che l’esercente digita sul Pos al momento del saldo. Qualcuno disonesto potrebbe approfittare del momento di distrazione per incassare una cifra maggiore. Niente paura però. In questi frangenti non bisogna fare altro che essere vigili e farsi rilasciare gli scontrini dopo l’operazione.