Al via ai corsi di formazione, ma non sono obbligatori, per una platea ampia di beneficiari, ecco di cosa si tratta.
Fissati i criteri per la formazione per i beneficiari Iscro. Gli interessati dovranno seguire percorsi di aggiornamento professionale così come stabilito dal Decreto del 24 marzo scorso. Al momento non sussiste però alcun obbligo.
L’Iscro è l’ammortizzatore sociale riservato ai chi è titolare di una Partita Iva iscritto alla Gestione Separata ed è stato istituito più di un anno fa. Il Ministero del Lavoro con il decreto uscito in Gazzetta ufficiale il 20 aprile 2022 ha stabilito le regole per accedere ai corsi di formazione professionale per gli autonomi in stato di disoccupazione.
I nuovi criteri forniscono anche i tempi nei quali il soggetto deve partecipare ai percorsi di aggiornamento ma non precisa eventuali sanzioni e nemmeno impone l’obbligatorietà di partecipazione ai corsi.
In sostanza chi non partecipa all’aggiornamento professionale non rischia l’esclusione dall’Iscro, così come previsto anche dalla circolare Inps n.94 del 2021. Appare quindi piuttosto vaga la dicitura che “l’Iscro sia accompagnata dalla partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale” in quanto non sono presenti eventuali sanzioni o un reale obbligo di frequentazione dei corsi sia nella legge istitutiva che nel nuovo decreto ministeriale.
Corsi di formazione per le Partite IVA: domanda Iscro
La domanda Iscro per l’anno 2022 va presentata tra il 1° maggio e il 31 ottobre ed è possibile inoltrarla soltanto una volta nel triennio 2021-2023. La prestazione pertanto non può essere richiesta da chi ne ha già beneficiato lo scorso anno. Per la stipula del patto di servizio occorre mettersi in contatto con il Centro per l’Impiego entro 30 giorni dalla presentazione della domanda.
Se ciò non avvenisse sarà lo stesso CPU entro 90 giorni a contattare e convocare l’interessato. Presentare la domanda Iscro ha la stessa valenza della DID, la Dichiarazione di Immediata Disponibilità, e subito verrà inoltrata all’ANPAL.
Come previsto dall’art 3 del decreto appena entrato in vigore, sarà questo stesso ente a controllare la partecipazione ai corsi di aggiornamento professionale. Ovviamente previo accertamento dello stato di disoccupazione del soggetto interessato.
I soggetti beneficiari Iscro, come anticipato, devono partecipare ad un percorso formativo volto sia all’aggiornamento e al mantenimento delle competenze e conoscenze per adeguarsi ai cambiamenti della domanda del suo settore lavorativo sia all’acquisizione di nuove professionalità, da affiancare a quelle già in suo possesso.
L’ANPAL è anche l’ente al quale fanno riferimento le regioni e le province autonome per la comunicazione relativa a come vengono attivati i corsi di formazione. Sono infatti regioni e province autonome a fornire l’offerta formativa, di concerto con alcune associazioni professionali sul territorio. Gli enti inoltre mettono online sui propri siti istituzionali tutto il materiale relativo ai corsi di aggiornamento, ovvero sezioni e pagine dedicate ai corsi contenenti tutte le informazioni necessarie. Sui portali si trovano i percorsi di aggiornamento al momento disponibili ed è possibile iscriversi direttamente online al corso scelto.