Occhio al mutuo e alla dichiarazione dei redditi. Entriamo quindi nei dettagli per vedere come funziona e tutto quello che c’è da sapere in merito.
Anche nel corso del 2022 è possibile detrarre dal proprio 730 diverse spese relative al mutuo per la propria casa. Ecco di quali si tratta.
Casa dolce casa, il porto sicuro dove poter trovare rifugio e staccare la spina dai vari impegni della vita quotidiana. Punto di riferimento indiscusso per ognuno di noi, allo stesso tempo non si può negare come porti a dover fare i conti con un bel po’ di spese. A partire dalla pulizia della propria abitazione fino ad arrivare al canone di affitto o alla rata del mutuo, in effetti, sono davvero tanti i costi da dover sostenere.
Proprio soffermandosi sul mutuo, così come su altri costi che ci si ritrova a dover sostenere per l’acquisto della propria casa, oppure ristrutturazione o costruzione, interesserà sapere che vi sono diverse spese che è possibile detrarre dalla propria dichiarazione dei redditi. Ma di quali si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Mutuo, occhio alla dichiarazione dei redditi: tutto quello che c’è da sapere
Abbiamo già visto che chi è disordinato e ha poca memoria rischia di pagare più tasse. Proprio soffermandosi su quest’ultime, inoltre, è bene sapere che, presentando la dichiarazione 730 o il modello Redditi sarà possibile risparmiare nel corso del 2022 grazie a diversi bonus e agevolazioni.
Ebbene, proprio in tale ambito è bene sapere che è possibile detrarre dalla propria dichiarazione dei redditi diverse spese sostenute per l’acquisto, ristrutturazione o costruzione della prima casa. Entrando nei dettagli ricordiamo che in sede di dichiarazione dei redditi è possibile portare in detrazione una quota degli interessi passivi del mutuo per l’acquisto, costruzione o ristrutturazione della propria abitazione.
In particolare si tratta del 19% degli interessi passivi sul finanziamento, con un tetto di 4 mila euro e detrazione massima pari a 760 euro. Ma non solo, è possibile anche detrarre gli interessi passivi inerenti l’acquisto di immobili diversi, per un importo massimo pari a 2.065,83 euro oppure le operazioni di recupero del patrimonio edilizio. Quest’ultime solamente per i mutui contratti nel 1997 e con un tetto fino a 2.582,28 euro.
Al fine di poter beneficiare di tale detrazione fiscale, quindi, bisogna indicare:
- gli interessi nel rigo E7 del Quadro E del modello 730;
- i mutui ipotecari per l’acquisto di altri immobili nei righi da E8 a E10 del modello 730 con codice 8;
- mutui del 1997 per interventi di manutenzione, restauro e ristrutturazione devono essere indicati nei righi da E8 a E10 del modello 730 con codice 9.
Sempre con la dichiarazione dei redditi, inoltre, è possibile portare in detrazione gli oneri accessori sul mutuo, le commissioni alle banche ed eventuali oneri fiscali. Ma non solo, anche le spese notarili, le perizie e i costi per l’apertura del conto corrente dedicato.
Non è possibile detrarre, invece, i costi sostenuti per eventuali polizze oppure altre forme di finanziamento, anche se in presenza di garanzia di un immobile. In fase di dichiarazione dei redditi, pertanto, è importante ricordarsi di tutte le spese sostenute nel corso dell’anno precedente e che possono consentire di risparmiare un bel po’ di soldi sulle tasse.