Sempre più italiani sono attratti dalle pensioni estere e dalla possibilità di dover pagare meno tasse. Quali sono le mete ideali
Si tratta di nazioni che hanno stipulato con l’Italia una convenzione che impedisce una doppia imposizione fiscale. Dunque si seguono le regole del paese in cui ci si trasferisce.
Godersi la pensione all’estero è ormai sempre più consueto per gli italiani. Una volta abbandonato definitivamente il mondo del lavoro, decidono di trasferirsi per vivere in tutta serenità la terza età.
I motivi che portano i pensionati a prendere questa decisione per certi versi molto forte è riconducibile strettamente a ragioni economiche. Infatti in molti paesi sono previste tassazioni più basse o quasi inesistenti.
Importantissima è la scelta della destinazione, visto che bisogna ponderarla tra quelle che hanno stipulato con l’Italia una convenzione che impedisce la doppia tassazione fiscale. In pratica, la pensione viene tassata solamente secondo le regole del paese dove si decide di trasferirsi.
Per fare en plein è bene ponderare anche in quale posto il costo della vita è più basso, in modo tale da dare maggior potere d’acquisto al denaro percepito mensilmente tramite l’assegno pensionistico.
Tra le opzioni maggiormente considerate dagli italiani per quanto riguarda il regime fiscale ci sono:
L’America latina e l’Europa dell’Est sono invece molto attraenti per via dei prezzi bassi riguardanti i beni di prima necessità. Per fare degli esempi in Ecuador, Ungheria, Bulgaria o Thailandia gli affitti medi per una casa costano mediamente 300 euro al mese e si può andare al ristorante spendendo appena 15 euro.
Tutto ciò però non è possibile se non si rispettano alcuni requisiti fondamentali, tra i quali si possono annoverare:
Ad onor del vero anche l’Italia ha dato vita ad un’iniziativa simile in favore dei pensionati stranieri. Bisogna però andare in determinati posti per poter usufruire delle agevolazioni. Clicca qui per saperne di più.