Sempre più italiani sono attratti dalle pensioni estere e dalla possibilità di dover pagare meno tasse. Quali sono le mete ideali
Si tratta di nazioni che hanno stipulato con l’Italia una convenzione che impedisce una doppia imposizione fiscale. Dunque si seguono le regole del paese in cui ci si trasferisce.
Godersi la pensione all’estero è ormai sempre più consueto per gli italiani. Una volta abbandonato definitivamente il mondo del lavoro, decidono di trasferirsi per vivere in tutta serenità la terza età.
I motivi che portano i pensionati a prendere questa decisione per certi versi molto forte è riconducibile strettamente a ragioni economiche. Infatti in molti paesi sono previste tassazioni più basse o quasi inesistenti.
Pensioni estere che prevedono meno tasse: dove bisogna trasferirsi
Importantissima è la scelta della destinazione, visto che bisogna ponderarla tra quelle che hanno stipulato con l’Italia una convenzione che impedisce la doppia tassazione fiscale. In pratica, la pensione viene tassata solamente secondo le regole del paese dove si decide di trasferirsi.
Per fare en plein è bene ponderare anche in quale posto il costo della vita è più basso, in modo tale da dare maggior potere d’acquisto al denaro percepito mensilmente tramite l’assegno pensionistico.
Tra le opzioni maggiormente considerate dagli italiani per quanto riguarda il regime fiscale ci sono:
- Isole Canarie in Spagna (l’importo risulta di circa il 15% più alto rispetto all’Italia),
- Portogallo (per i residenti non abituali è prevista l’esenzione di imposta per la pensione per un periodo di 10 anni),
- Tunisia (dove si paga solo il 25% delle tasse sul 20% del reddito).
L’America latina e l’Europa dell’Est sono invece molto attraenti per via dei prezzi bassi riguardanti i beni di prima necessità. Per fare degli esempi in Ecuador, Ungheria, Bulgaria o Thailandia gli affitti medi per una casa costano mediamente 300 euro al mese e si può andare al ristorante spendendo appena 15 euro.
Tutto ciò però non è possibile se non si rispettano alcuni requisiti fondamentali, tra i quali si possono annoverare:
- non essere iscritti all’anagrafe delle persone residenti in Italia per più della metà dell’anno,
- essere iscritti all’Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero),
- non essere domiciliati in Italia per più della metà dell’anno,
- vivere in un paese estero per almeno 184 giorni all’anno.
Ad onor del vero anche l’Italia ha dato vita ad un’iniziativa simile in favore dei pensionati stranieri. Bisogna però andare in determinati posti per poter usufruire delle agevolazioni. Clicca qui per saperne di più.