Stretta sui pagamenti elettronici per gli esercenti. L’obbligo è in arrivo e le multe arriveranno a breve per chi non rispetta le direttive.
L’evasione non è più contemplata e il Governo aumenta le restrizioni per gli esercenti e l’uso del POS. Scopriamo cosa è stato stabilito dopo l’ultima revisione del Decreto PNRR.
Tutti i contribuenti sono nel mirino del Fisco. La lotta all’evasione fiscale e al riciclaggio impone controlli serrati e monitoraggi continui di movimenti di denaro, conti correnti, bonifici, entrate e uscite. Per raggiungere l’obiettivo di individuare il maggior numero di evasori, il Fisco stringe la morsa su tutti i cittadini ed utilizza armi sofisticate per incrociare i dati di diversi data base al fine di rilevare incongruenze, errori e discrepanze. Le ultime novità in materia fiscale riguardano gli esercenti e i pagamenti elettronici. Per verificare anomalie di varia natura, il Fisco rende obbligatoria la possibilità di pagare tramite POS ed impone, così, agli esercenti di accettare i versamenti effettuati con bancomat e carte di credito, qualunque sia l’importo. Non solo, arriverà anche la stretta su scontrini e ricevute fiscali.
Nessun esercente potrà più rifiutare un pagamento elettronico; il POS dovrà essere presente e funzionante in ogni attività in cui vengono erogati beni e servizi. Violando tale direttiva si riceveranno multe di importo variabile a partire da 30 euro. In più, le sanzioni arriveranno anche per gli esercenti che non traducono il pagamento in scontrino o ricevuta. Il Fisco potrà verificare ogni anomalia tra scontrini emessi e incassi giornalieri incrociando i dati in arrivo con quelli dei registratori di cassa. Questo perché tutte le entrate quotidiane legate all’utilizzo del POS verranno trasmesse automaticamente all’Agenzia delle Entrate. Bar, ristoranti, negozi di abbigliamento, ogni attività avrà un contatto diretto con il Fisco.
Si tratta, dunque, di una conferma del Decreto del PNRR approvato per la seconda volta dopo aver valutato ed inserito alcune novità rispetto alla prima stesura. Restando nell’ambito dell’evasione fiscale, è stato confermato che le nuove direttive sull’obbligatorietà del POS partiranno dal 1° luglio 2022 invece che dal 1° gennaio 2023. Entro il 30 giugno, dunque, tutti gli esercenti dovranno mettersi in regola o, dal mese di luglio, potrebbero cominciare a ricevere le prime sanzioni.
L’esercente che non acquisterà un POS entro il 30 giugno verrà sanzionato di 30 euro per ogni operazione negata a cui si sommerà il 4% dell’importo della transazione elettronica rifiutata. Sul piano teorico, dunque, la multa esiste ma sul piano pratico? Molte persone pensano che far scattare le multe sarà alquanto difficile dato che le denunce dovrebbero partire dai contribuenti stessi che vedono negarsi un pagamento elettronico. In più provare il rifiuto risulterà molto difficile così come accertare la presenza o l’assenza del POS.
Resta il fatto che con le nuove direttive i controlli saranno più serrati per combattere l’evasione fiscale e il riciclaggio. Tutto, naturalmente, avverrà nel pieno del rispetto della privacy dei cittadini secondo quanto stabilito dal Garante della Privacy.