Monete che nel giro di pochi decenni sono riuscite nell’incredibile impresa di arrivare ad essere valutate cifre a cinque zeri.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un vero e proprio ritorno di fiamma, se cosi può essere definito per l’incredibile universo del collezionismo. Esemplari unici che nel giro di pochi anni sono arrivati ad essere valutati per cifre davvero impensabili. L’elenco è certo vasto ma in alcuni casi si sfiora avvero l’incredibile. Una moneta protagonista su tutte.
Non è impossibile che nel giro di pochi decenni una semplice moneta dal taglio realisticamente basso possa arrivare a valere ad esempio quanto un’automobile nuova. Non è impensabile, anzi. Il mondo del collezionismo, il suo mercato a tratti bizzarro è capace di restituirci storie, perchè di storie si tratta che nemmeno il più inossidabile ottimista sarebbe stato capaci di immaginare. Il caso della moneta comunitaria, l’euro, con soli 20 anni di “attività” è quello che forse più sorprende.
Monete che come anticipato nel giro di pochissimi anni sono riuscite a raggiugere vette altissime a causa di caratteristiche uniche, spesso dettata ad esempio da errori di conio e per questo tra le più desiderate dai collezionisti di ogni angolo del pianeta. Un esempio su tutti può essere rappresentato dall’esemplare da 1 euro. Il suo esordio risale chiaramente al 2002. Bimetallica, coniato in lega di rame e nichel per la parte interna, mentre per quella esterna in nichel e ottone, questa moneta è protagonista di un caso più unico che raro.
Il nostro paese ha scelto nel 2002 di rappresentare sulla moneta da 1 euro l’immagine dell’uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci. In Vaticano, ad esempio per la serie in circolazione tra il 2002 ed il 2005 si è scelto di imprimere su metallo l’immagine di Papa Giovanni Paolo II. Quell’esemplare in ottime condizioni di conservazione può arrivare a valere quasi 100 euro. Enorme prestigio anche per l’esemplare coniato nel Principato di Monaco nel 2009 con il volto di Alberto II.
In questo specifico caso, per la serie in circolazione tra il 2009 ed il 2013, sempre in ottime condizioni di conservazione parliamo di un valore che oscilla tra i 40 ed i 70 euro. Chiaramente un discorso a parte meritano quelle monete caratterizzate da errori di conio piuttosto marcati. Un esempio abbastanza definito è quello che propone il classico errore che consiste nell’assenza della lettera “R” che rappresenta il simbolo della Repubblica Italiana. In alcuni casi, in occasione di vendite all’asta tali monete sono state vendute anche a cifre vicine ai 2000 euro.
In altri casi poi possiamo trovarci di fronte a monete con errori di conio molto più grossolani. Assenza di quasi tutta la simbologia, data di conio ed addirittura caratteristiche puramente fisiche, come mancanza di parti solitamente ruvide e quant’altro. In certi casi esemplari del genere sono stati valutati anche per cifre molto vicine ai 20mila euro. Piattaforme di shopping on line come ad esempio Ebay propongono di continuo esemplari con particolari difetti fisici. In certi casi però è giusto stare attenti ad eventuali passi troppo affrettati.
Rivolgersi ad un esperto del settore, un professionista fidato e stimato è cosa praticamente necessaria se non si vuole rischiare di finire praticamente truffati, anche questo è il rischio. Il parere di chi ne sa di più, di fronte a certe cifre è un passo praticamente obbligato. Esemplari unici nel proprio genere, certo, che però, soprattutto sul web e nel giro dei venditori privati possono rappresentare un potenziale rischio. Monete che insomma hanno fatto e faranno la storia, valutate per cifre prima di quel momento impensabili che necessitano di un’ultima valutazione prima di essere acquistate.
L’operazione è molto semplice, ed alla fine, sicuramente, davanti ad un parere positivo, si potrà portare a casa, per arricchire la propria collezione un esemplare assolutamente unico nel proprio genere.