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Bonus e indennità

Guida al Bonus stufa a pellet 2022: come funziona, requisiti e importo

Apriremo il sipario sul Bonus stufa a pellet 2022 per scoprire come funziona, quali sono le condizioni di accesso alla misura e qual è l’importo spettante.

Doppia modalità per ottenere il Bonus stufa a pellet per sostenere le spese legate all’acquisto di un impianto di riscaldamento alternativo ai termosifoni.

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Risparmiare per combattere i rincari, l’obiettivo delle famiglie italiane è chiaro in un periodo in cui sostenere le spese mensili sta diventando sempre più difficile. Tra affitto o mutuo, generi alimentari e per la cura della persona, bollette di luce, gas e acqua, il pieno di carburante, i portafogli si svuotano in fretta e il conto in banca ne risente. Da qui la necessità di cercare di ridurre i consumi mettendo in atto dei trucchetti di risparmio e valutando opzioni alternative a quelle tradizionali. Nel caso dei termosifoni, ad esempio, tante persone hanno deciso di non utilizzarli per sostituirli con una stufa a pellet, soluzione che offre diversi vantaggi. In più, è possibile approfittare di agevolazioni fiscali sull’acquisto previste dal Governo.

Bonus stufe a pellet, come funziona

E’ conosciuto come “Bonus stufe a pellet” anche se non si tratta di un’agevolazione dedicata ma di una misura interna ad un bonus di più ampio respiro. Il riferimento è al Bonus ristrutturazione e all’Ecobonus che consentono di ottenere una detrazione rispettivamente del 50% o del 65%.

Una modalità doppia, dunque, per poter risparmiare sull’acquisto di una stufa a pellet, o lo sconto in fattura oppure la detrazione. Tra le due pratiche la prima è la più veloce da realizzare dato che la richiesta dell’Ecobonus volta al risparmio energetico necessita dell’inoltro della comunicazione all’ENEA allungando la tempistica. Volendo sbrigare velocemente la pratica occorrerà accettare un compromesso, una detrazione minore del 15%.

La procedura di inoltro della domanda

Un nuovo portale ENEA è a disposizione dei cittadini dallo scorso 1° aprile per procedere con l’inoltro della domanda e l’invio della documentazione riferita alle spese sostenute entro fine anno per interventi volti al risparmio energetico. All’interno del sito si trovano due sezioni, l’Ecobonus e il Bonus Casa (per i lavori di risparmio energetico e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili). Accedendo alla prima sezione sarà possibile richiedere la detrazione a partire dal 50% fino all’85% a seconda dei lavori effettuati. Il Bonus Casa, invece, prevede la detrazione del 50% dato che rientra nel Bonus Ristrutturazioni. Ad oggi possono essere inoltrate le richieste di accesso alle misure per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 marzo 2022 rispettando il termine ultimo dei 90 giorni.

Scegliendo lo sconto in fattura del 50%, la richiesta di accesso alla misura dovrà essere presentata all’interno di un più ampio progetto di ristrutturazione per il quale si ha diritto alla detrazione Irpef del 50%. L’acquisto della stufa a pellet, dunque, dovrà essere inserito tra gli interventi di realizzazione di un nuovo impianto di riscaldamento. Rimane attiva, poi, la possibilità di richiedere la cessione del credito come per il 2021.

La condizione da conoscere

Sconto in fattura o cessione del credito, indipendentemente dall’opzione scelta il richiedente ha l’obbligo di rispettare una precisa condizione. Ogni singola transazione di denaro relativa agli interventi effettuati, acquisto della stufa incluso, dovrà essere effettuata tramite bonifico bancario. Non solo, il bonifico stesso dovrà riportare specifiche informazioni ossia la causale di versamento ai sensi dell’articolo 16/bis del DPR 917/1986, il codice fiscale del richiedente del Bonus stufa a pellet e i dati fiscali del beneficiario del pagamento.

Published by
Valentina Trogu