Occhio alla batosta, ecco cosa si rischia se si paga il bollo auto dopo un anno. Entriamo nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Tra le tasse più odiate dagli automobilisti, è bene ricordarsi di pagare in tempo il bollo auto in modo tale da evitare di dover fare i conti con spiacevoli conseguenze.
Famiglia, lavoro, tempo libero e tanto altro ancora. Sono davvero tane le cose a cui dover prestare attenzione e che richiedono quasi sempre il nostro massimo impegno. Non stupisce, quindi, che possa capitare a tutti quanti, prima o poi, di perdersi nei meandri burocratici e dimenticarsi di adempiere ad uno dei tanti obblighi.
Proprio in tale ambito, ad esempio, si invita a prestare particolare attenzione al termine ultimo entro cui dover pagare il bollo auto. Questo al fine di evitare di dover fare i conti con spiacevoli inconvenienti. Ma cosa si rischia se si paga dopo un anno? Entriamo nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Abbiamo già visto che sono in arrivo buone notizie per molti automobilisti che potranno beneficiare di uno sconto dal 5% al 10% sul bollo auto. Ebbene, sempre soffermandosi su quest’ultimo si invita a prestare attenzione al termine ultimo entro cui dover effettuare il pagamento, onde evitare di dover fare i conti con spiacevoli inconvenienti.
Proprio in tale ambito, pertanto, sorge spontanea una domanda: cosa si rischia se si effettua il pagamento dopo un anno? Ebbene, a tal proposito è bene sapere che se non è trascorso un anno di tempo, allora è possibile avvalersi del ravvedimento operoso.
Entrando nei dettagli ricordiamo che la percentuale annua degli interessi di mora è pari allo 0,3%. A questi bisogna aggiungere una sanzione il cui importo differisce in base ai giorni di ritardo. Le sanzioni in questione sono quindi pari a:
Se il ritardo è superiore a dodici mesi, come già detto, non è possibile avvalersi del ravvedimento operoso. In quest’ultimo caso la sanzione è pari al 30% dell’importo della tassa automobilistica dovuta, mentre gli interessi sono pari allo 0,5% per ogni semestre di ritardo.
Ma non solo, in caso di ritardo superiore ai tre anni, allora l’automobilista interessato rischia di dover fare i conti con il fermo amministrativo dell’autovettura e il pignoramento del conto corrente. Occhio, quindi, alla data entro cui dover pagare la tassa automobilistica onde evitare di dover fare i conti con una vera e propria batosta.