Il bollo auto è una tassa che va pagata dagli automobilisti entro le scadenze previste onde evitare sanzioni e conseguenze spiacevoli
Grazie ad un’importante innovazione è possibile alleggerire la spesa e usufruire di qualche piccolo sconto sull’imposta prevista per il possesso di un veicolo.
Il bollo auto è tornato stabilmente a tormentare gli italiani. Dopo la pausa dovuta al Covid, la tassa regionale sul possesso delle automobili ha fatto di nuovo capolino sul Bel Paese. Da sempre è piuttosto indigesta, visto che va a pagata a prescindere dal fatto che il mezzo di circolazione venga realmente utilizzato.
La cifra da pagare annualmente è determinata da due fattori in particolare: i kW e la classe ambientale del veicolo scelto. Con questi dati si può fare una stima dell’importo da corrispondere in base alla propria Regione di residenza. Il calcolo è disponibile tramite l’apposito form sul sito dell’Agenzia delle Entrate o dell’ACI.
Importanti sono anche le tempistiche che vanno assolutamente rispettate. Al momento dell’acquisto il primo pagamento è dovuto entro la fine del mese di immatricolazione. Per gli anni successivi invece il saldo del bollo è previsto entro la fine del mese successivo alla scadenza dell’ultima tassa ricevuta.
A prescindere da ciò esistono alcune categorie possono evitare di pagare la cifra prevista o almeno usufruire di un piccolo sconto. Ad esempio chi ha optato per una vettura elettrica è esente da bollo auto per i primi cinque anni. Chi ha un’auto ibrida può avere i medesimi benefici. Ciò però varia in base al territorio regionale d’appartenenza, per questo è sempre consultare i vari regolamenti locali.
Previste delle esenzioni anche per i modelli appartenenti a disabili o utilizzati per il trasporto. Ricomprese pure le auto d’epoca con più di 30 anni di vita alle spalle. Chi non è ricompreso in queste categorie può comunque ottenere qualche piccolo vantaggio.
Le disposizioni di alcune Regioni garantiscono un risparmio del 10-15% se si sceglie di effettuare il versamento tramite domiciliazione bancaria. Si può verificare l’entità della riduzione direttamente dal sito del proprio ente regionale, dove ci sono sempre vari aggiornamenti in merito.