Vivere senza contanti è una realtà per tanti cittadini che abitano lontani dagli sportelli Bancomat. Sapere come gestiscono la difficoltà serve per capire come in un futuro tutti noi dovremo agire.
Filiali che chiudono, assenza di sportelli ATM, portafogli senza contanti, quanto è un quadro sfumato da dipingere già oggi ma che tra qualche anno verrà disegnato con linee più marcate.
La lotta all’evasione fiscale passa per la riduzione dell’uso dei contanti. Il Governo incentiva cittadini, esercenti e professionisti a prediligere i pagamenti elettronici – ricordiamo che a breve la presenza del POS diventerà obbligatoria – in modo tale da poter controllare facilmente ogni transazione di denaro e ricondurla ad entrate legali o meno. Questo obiettivo si traduce nella chiusura di alcune filiali delle banche e di tanti sportelli ATM sul territorio italiano. La digitalizzazione, poi, dà un’ulteriore spinta all’abbandono dei contanti consentendo trasferimento di soldi in pochi click – si pensi al bonifico – oppure semplicemente passando una carta di credito sul POS. Tale contesto rende impossibile per alcuni cittadini prelevare denaro vicino casa propria soprattutto se si abita in una piccola cittadina senza banche e senza sportelli Bancomat.
Contanti, come si vivrà dopo l’addio
Il futuro chiederà a tutti noi di vivere senza contanti. L‘addio alle banconote cartacee è ancora lontano, la strada da percorrere per arrivare ad un tale traguardo è lunga e piena di ostacoli che il Governo deve capire come superare. La reticenza dei cittadini è uno di questi; gli italiani sono divisi in due gruppi, chi ben accetta il cambiamento felice di poter pagare un caffè con il bancomat e chi diffida dei mezzi elettronici come unico metodo di pagamento e non riesce ad immaginare una vita con il portafoglio apparentemente vuoto.
Per capire come sarà la vita senza contanti basta dare uno sguardo alle persone che già vivono questa difficoltà. Il numero degli sportelli ATM si è ridotto e chi abita in piccole cittadine deve macinare chilometri su chilometri per poter compiere un prelievo. Per evitare questo spreco di carburante è preferibile optare per il pagamento elettronico ma qui sorge un altro problema, non tutti gli esercenti hanno, ad oggi, il POS. L’obbligatorietà, infatti, scatterà solamente tra pochi mesi. Allora qual è la soluzione?
Pagamenti con le app, la soluzione alla portata di tutti
Pur non avendo il POS, gli esercenti possono utilizzare un metodo di pagamento elettronico alternativo. Parliamo delle app sul cellulare che consentono di effettuare transazioni di denaro. Un portafoglio digitale installato sul proprio smartphone con cui pagare ogni acquisto di beni e servizi.
Tra le applicazioni più note citiamo Satispay, PayPal, Samsung Pay, Google Pay e Apple Pay. Scaricandole sul device sarà possibile effettuare passaggi di denaro, anche tra amici, in modalità contacless, senza dover necessariamente avere con sé i contanti. Questo, insieme alle carte di credito, alle prepagate, alle carte revolving e al bonifico, è il nostro futuro.