I lavoratori che soffrono di mal di schiena hanno diritto, in determinati casi, ad alcune importanti agevolazioni. Ecco di quali si tratta.
Il mal di schiena può colpire prima o poi tutti, per questo motivo è importante sapere quali sono i diritti dei lavoratori. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Lavoro, famiglia, tempo libero e chi più ne ha più ne metta. Sono davvero tante le cose da dover fare e che richiedono puntualmente il nostro massimo impegno. Se tutto questo non bastasse può capitare a tutti, prima o poi, di dover fare i conti con problemi di salute di varia entità, in grado di rendere particolarmente complicato lo svolgimento delle varie attività.
Ne è un chiaro esempio il mal di schiena, che si rivela essere molto spesso una delle situazioni più complesse con cui dover fare i conti. Proprio in tale ambito, pertanto, è bene sapere che i lavoratori alle prese con il mal di schiena hanno diritto, in determinati casi, ad alcune importanti agevolazioni. Ma di quali si tratta? Entriamo nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Mal di schiena, occhio ai diritti dei lavoratori: tutto quello che c’è da sapere
Il mal di schiena può colpire chiunque a qualsiasi età e può dipendere da diversi fattori. Se tutto questo non bastasse, si può manifestare come una forma di dolore che in alcuni casi può risultare particolarmente pesante, tanto da essere invalidante. A tal proposito abbiamo già avuto modo di vedere come, in determinati casi, chi soffre di mal di schiena ha diritto a vedersi riconoscere la Legge 104.
Ebbene, sempre soffermandosi sul mal di schiena è bene ricordare che è possibile chiedere un certificato al proprio medico di famiglia in modo tale da poter ottenere alcuni giorni di malattia. In caso di assenza per malattia, quindi, i soggetti interessati devono rispettare le fasce orarie di reperibilità previste per la visita fiscale. In questo caso, quindi, il lavoratore ha diritto alla retribuzione, con la malattia che viene pagata dall’Inps e in determinati casi integrata dal datore di lavoro.
Mal di schiena, occhio ai diritti dei lavoratori: dalla legge 104 all’indennizzo Inail
Ma non solo, in alcuni casi il mal di schiena può rivelarsi essere la conseguenza di problemi cronici che creano una situazione di disabilità. In tali casi, quindi, può essere riconosciuta una percentuale invalidante che, sottolineiamo, differisce in base al tipo di patologia e alla sua gravità. Se il mal di schiena viene riconosciuto dalla commissione medica come invalidante, pertanto, come già detto, si ha diritto a richiedere e ottenere tre giorni di permessi al mese grazie alla Legge 104.
Tra le altre agevolazioni a cui hanno diritto i lavoratori che soffrono di mal di schiena, poi, si annoverano le detrazioni delle spese mediche come ad esempio farmaci, ma anche visite mediche, ecografia e così via. Nel caso in cui il mal di schiena sia una conseguenza delle attività svolte sul posto di lavoro, allora il lavoratore può fare causa all’azienda e chiedere la rendita dell’Inail.
Questo indennizzo, è bene sapere, può essere riconosciuto solamente nel caso in cui si svolgano lavori di movimentazione manuale dei carichi svolti in modo non occasionale in assenza di ausili efficaci oppure, ad esempio, con macchine che comportano vibrazioni trasmesse al corpo intero.