Andiamo a scoprire gli orari di apertura e chiusura dei principali supermercati e negozi in vista delle imminenti festività pasquali
Dove è possibile fare spesa e acquisti all’ultimo secondo nei giorni di Pasqua e Pasquetta. Da Esselunga a Carrefour, ecco l’elenco completo.
Ormai ci siamo, la Pasqua sta per arrivare e con lei i soliti dubbi circa le attività e i supermercati aperti durante questi giorni di festività. Domenica 17 aprile e lunedì 18 aprile 2022 sono giorni rossi di calendario, il che comporta la chiusura di scuole e altre attività pubbliche.
Per quanto concerne i negozi e i supermercati, la situazione è diversa. Da privati possono tranquillamente rimanere chiusi. In termini di affari conviene garantire almeno una fascia oraria minima per consentire alla clientela di fare gli acquisti dell’ultimo minuto.
Supermercati: gli orari di apertura e chiusura di Pasqua e Pasquetta
In linea di massima i supermercati, gli ipermercati e minimarket restano chiusi il giorno di Pasqua per poi aprire a Pasquetta. Andando nello specifico Esselunga che non aprirà al pubblico il 17 mentre il 18 dovrebbe essere aperto almeno dalle 8 alle 14 (alcuni punti vendita potrebbero rimanere aperti anche fino alle 20).
Stesso trend dei supermercati Pam, Carrefour, Lidl e Conad. Per quanto concerne le prossime feste (25 aprile e 1 maggio) l’andamento dovrebbe essere il medesimo previsto per la Pasquetta, con aperture almeno parziali. Per informazioni più dettagliate è bene collegarsi alle pagine di riferimento delle suddette attività o chiamare i punti vendita specifici della propria zona di riferimento.
Passando ai negozi, le grandi catene come ad esempio Zara, H&M e Ikea in linea di massima osserveranno il giorno di chiusura a Pasqua per poi riaprire a Pasquetta. I centri commerciali invece dovrebbero prendersela comoda e optare per la pausa in entrambe le giornate di festa.
Questo è l’andamento almeno per quanto concerne quelli situati nella Capitale. Non è da escludere che anche negli altri grandi centri italiani si possa andare nella stessa direzione. D’altronde dopo due anni di restrizioni, la gente ha voglia di muoversi e spostarsi. Con tutta probabilità prevarrà la voglia di fare qualche gita fuori porta all’insegna della natura anziché andare in giro per negozi.