Il Bancomat diventerà obbligatorio dal 30 giugno 2022. La rivoluzione è in atto; scopriamo chi dovrà adeguarsi, gli incentivi previsti e le sanzioni per chi non regolarizza la posizione.
Diverse novità dovranno essere affrontate entro il prossimo 30 giugno. Il POS diventerà obbligatorio senza limiti minimi di pagamento.
Dal 2013 esiste una norma che, fino ad oggi, non è stata del tutto rispettata. L‘uso del POS è obbligatorio da nove anni ma l’assenza di conseguenze per chi violava la direttiva e le continue proroghe in merito hanno fatto in modo che non tutti gli erogatori di servizi si adeguassero alla legge. Ora la svolta, chi non permetterà il pagamento bancomat dal 30 giugno in poi incorrerà in una doppia sanzione. Una rivoluzione legata principalmente alla lotta all’evasione fiscale e alla necessità per il Fisco di avere sotto controllo ogni transazione economica al fine di individuare situazioni illegali. Vediamo come cambierà il contesto con l’introduzione del Bancomat obbligatorio.
Il 30 giugno 2022 è l’ultimo giorno concesso per adeguarsi alla rivoluzione dei pagamenti. Dal 1° luglio, ogni cittadino sarà libero di pagare un caffè, un pacchetto di fazzoletti, una penna oppure la colazione con il Bancomat e l’esercente non potrà rifiutarsi. Il POS, dunque, dovrà essere uno strumento di pagamento presente in tutte le attività commerciali. Dovranno averlo i commercianti, le attività di ristorazione, gli artigiani, i liberi professionisti – come notai, psicologi, mediatori, avvocati, dottori specialisti, architetti – e le attività ricettive quali B&B, case vacanze, hotel, agriturismi.
Se inizialmente la data dell’adeguamento era stata fissata nel mese di gennaio 2023, ora è stata anticipata al 30 giugno 2022. I tempi stringono e tutti dovranno acquistare un POS per concedere i pagamenti elettronici anche per transizioni di importo irrisorio.
Al fine di sostenere economicamente gli esercenti e i professionisti, il Governo ha attivato un incentivo che copre il 100% del registratore di cassa che viene collegato al Bancomat. Inoltre, è richiedibile un doppio credito di imposta. Un primo credito potrà essere richiesto da chi ha acquistato, noleggiato o usato strumenti collegati a registratori di cassa dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022 per un limite massimo di spesa di 160 euro.
Il secondo credito, invece, viene erogato a tutti gli esercenti o professionisti che nell’anno in corso hanno acquistato o acquisteranno (oppure noleggeranno o useranno) strumenti che permettono la memorizzazione elettronica e il trasferimento telematico dei dati giornalieri delle transizioni per una spesa massima di 320 euro. Come ultimo incentivo ricordiamo, poi, il rimborso del 100% sulle commissioni previsto da molte banche per le transazioni elettroniche di importo inferiore a 5 euro.
Secondo la normativa, tutti coloro che non si adegueranno all’obbligatorietà del Bancomat rischiamo una sanzione pari a 30 euro più il 4% dell’importo della transazione rifiutata. Per esempio, in caso di valore del pagamento pari a 30 euro la multa corrisposta sarebbe di 31,2 euro (30 più il 4% di 30 euro ossia 1,2).
Il cittadino che vede rifiutarsi un pagamento con il POS potrà avvisare la Guardia di Finanza oppure all’Agenzia delle Entrate per far scattare le verifiche del caso.