“Tutti i pagamenti elettronici dovranno essere comunicati al Fisco”: cosa sta succedendo

Tutti i pagamenti elettronici dovranno essere comunicati al Fisco, questa è la nuova direttiva del Governo in tema “lotta all’evasione fiscale”.

I dati dei pagamenti con carta finiranno velocemente tra le informazioni destinate all’Agenzia delle Entrate. Scopriamo i dettagli della stretta.

pagamenti elettronici
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I pagamenti con mezzi tracciabili sono incentivati dal Governo per combattere l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro. L’obiettivo è eliminare gradualmente l’uso dei contanti in modo tale da ridurre la possibilità per gli evasori di truffare lo Stato. Il percorso da compiere è ancora molto lungo ma diversi step sono già stati raggiunti e i controlli sui contribuenti sono ad oggi molto serrati. Ogni operazione sul conto corrente è nel mirino del Fisco e, presto, anche le verifiche sui pagamenti elettronici diventeranno più serrate. Nessun segreto è concesso ai cittadini e il Governo si sta muovendo proprio per svelarli tutti.

Pagamenti elettronici, le mosse del Governo

Il Governo ha pronto un pacchetto di interventi volto a stringere la morsa sui contribuenti al fine di combattere l’evasione fiscale. Tra le mosse da compiere troviamo l’obbligo di trasferimento dei dati all’Agenzie delle Entrate di ogni singolo pagamento elettronico effettuato. Ogni transizione, dunque, sarà riportata al Fisco in modo tale da svolgere i controlli opportuni.

Tutti gli interventi in materia fiscale sono stati pensati nell’ottica di adeguamento al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dovranno servire per recuperare milioni di euro che tanti cittadini impediscono di far arrivare nelle tasche dello Stato. Dopo il previsto anticipo di sanzioni per gli esercenti che non accettano pagamenti con il POS si ragiona sulla possibilità di introduzione di un sistema di comunicazione diretta tra Fisco e pagamenti elettronici.

Un ritorno al passato

Fino al 2017 gli operatori finanziari avevano l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati sulle transazioni di denaro effettuate. Dati anagrafici, importi complessivi del trasferimento dei soldi, la data della transazione e il codice fiscale dell’esercente presso cui era stato effettuato il pagamento erano le informazioni da riferire al Fisco ma solamente per versamenti pari o superiori a 3.600 euro. La norma, poi, è stata abolita ma ora si ipotizza un ritorno al passato con una forma simile.

Siamo in attesa dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri di un pacchetto di regole fiscali all’interno del quale c’è un provvedimento che stabilisce l’obbligo comunicativo su ogni transazione economica. Nello specifico, i gestori dei pagamenti elettronici dovranno inviare i dati all’Agenzia delle Entrate. Per ora non si sa se verrà stabilita o meno una soglia da rispettare sotto la quale non sarà necessario procedere con la comunicazione. Per gli esercenti, invece, è certo che la nuova direttiva introdurrà un nuovo obbligo ossia la dichiarazione di tutte le operazioni giornaliere saldate con transazione elettroniche.

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