Occhio al Superbonus e ai bonus edilizi in quanto due banche bloccano le cessioni. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa sta succedendo.
In seguito alle troppe richieste due istituti bancari italiani potrebbero a breve bloccare l’accoglimento di nuove domande di cessione. Ecco di quali si tratta e tutto quello che c’è da sapere in merito.
La casa rappresenta da sempre il posto sicuro dove potersi rifugiare e staccare così la spina dai vari impegni della vita quotidiana. Per questo motivo è più che normale che ognuno di noi cerchi di valorizzarla nel migliore dei modi. Per fare ciò, ovviamente, c’è bisogno del denaro, di cui però non sempre si dispone. Una situazione, quest’ultima, che porta spesso a dover rinviare alcuni tipi di interventi.
Proprio in tale ambito, pertanto, non stupisce che in molti volgano un occhio di riguardo a delle misure particolarmente attese, quali il Superbonus 110% e altri bonus edilizi. Soffermandosi su quest’ultimi, però, si invita a prestare attenzione. Questo in quanto vi sono due banche che potrebbero bloccare le cessioni di credito. Ma per quale motivo e soprattutto di quali si tratta? Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Superbonus e bonus edilizi, due banche bloccano le cessioni: tutto quello che c’è da sapere
Abbiamo già parlato dell’importanza di prestare particolare attenzione al Superbonus 110% e ai vari bonus casa in quanto in caso di errori si rischiano sanzioni pesantissime. Ebbene, sempre soffermandosi su questi tali agevolazioni interesserà sapere che, come già detto, vi sono due banche pronte a bloccare le cessioni di credito. Ma di quali si tratta e soprattutto per quale motivo?
Entrando nei dettagli, così come riportato da Il Sole 24 Ore, le troppe richieste arrivate stanno portando alla progressiva impossibilità da parte di molti istituti di credito di accogliere nuove domande di cessione del credito. Tra queste, in particolar modo, si annoverano Intesa Sanpaolo e Unicredit.
Quest’ultime, in particolare, stanno raggiungendo la capienza massima così come previsto dalle norme, tanto da portare a dover fare i conti con un blocco. Una brusca frenata che si rivela essere quindi una conseguenza delle nuove norme che limitino appunto le cessioni. In particolare, Intesa Sanpaolo, interpellata da Il Sole 24 Ore, ha sottolineato che “se non verranno modificate le norme di riferimento, è inevitabile un progressivo rallentamento fino all’uscita”.
Dello stesso avviso anche Unicredit che, a sua volta, sempre in base a quanto si evince da Il Sole 24 ore, sta “riscontrando un elevato volume di richieste che potrebbero comportare il raggiungimento della massima capacità fiscale possibile per la cessione dei crediti“. Da qui la decisione di avviare “una valutazione interna per poter massimizzare tutte le risorse disponibili e continuare a gestire al meglio i flussi di richiesta della clientela“.
Un possibile stop, quello da parte di Unicredit e Intesa Sanpaolo che porta inevitabilmente a dove porre l’attenzione sulla questione, con il Governo che potrebbe a breve introdurre ulteriori novità in merito, proprio al fine di agevolare l’accesso a tali misure. Non resta quindi che attendere e vedere quali saranno le prossime mosse dell’esecutivo in tal senso.