Sonno e cibo, c’è una relazione tra gli alimenti che si mangiano a cena e la qualità del riposo notturno. Scopriamo quali sono i prodotti da evitare assolutamente.
Gli ingredienti da non assumere a cena per evitare un sonno agitato sono cinque. Cinque semplici cause da eliminare per poter dormire sereni tutta la notte.
Un sonno ristoratore è il modo migliore per poter iniziare la giornata con le energie giuste per affrontare i mille impegni quotidiani. Dormire bene significa avere la mente lucida, riposata e il corpo in forze. Spesso, però, le preoccupazioni sono talmente tante da provocare risvegli notturni, continui pensieri che impediscono di riposare e che danno vita ad un dormiveglia stancante. Sentirsi su un’altalena di dubbi, paure, incertezze, funeste previsioni comporta un sonno agitato, interrotto ed un risveglio peggiore della nottata. Alle volte, al posto delle preoccupazioni è il cibo ad agire sul riposo. Un pasto pesante significa gonfiore addominale, crampi, nausea, tutti sintomi che non legano affatto con un sonno ristoratore. In particolare sono cinque gli ingredienti da evitare assolutamente a cena per non restare svegli tutta la notte.
La correlazione tra sonno e cibo è confermata dagli scienziati. Sul Journal of Clinical Sleep Medicine è apparsa una ricerca che avvalora questa tesi con maggiore riferimento agli alimenti assunti nelle ore serali. Oltre ad aver ottenuto un’ulteriore prova della “pesantezza” di alcuni cibi – le fritture, i legumi, le acciughe sott’olio, i crauti e la verza, le carni grasse e i formaggi – la ricerca ha stabilito la connessione tra cinque ingredienti e il sonno agitato. Parliamo del curry, del pepe, della paprika, degli alimenti confezionati e di quelli molto salati.
La loro assunzione ritarda il momento dell’addormentamento e impedisce un riposo sereno. Di conseguenza, per avere un sonno ristoratore è consigliabile evitare di mangiare speziato e di salare troppo le pietanze.
Oltre agli alimenti da non mangiare nelle ore serali è bene conoscere i cibi che si possono assumere senza conseguenze sul sonno. Il riferimento è ai carboidrati – pasta, pane o riso – alla frutta e alla verdura e allo yogurt. Il latte potrebbe risultare pesante così come i pesci più grassi. Ogni riferimento, naturalmente, deve essere contestualizzato soprattutto in presenza di malattie gastriche, intolleranze o allergie alimentari.
In generale, però, è possibile asserire che la dieta seguita a cena inciderà notevolmente sul sonno notturno. Ad aiutare nella digestione possono intervenire delle tisane il cui compito è proprio quello di depurare l’organismo e rilassare l’intestino.