Commettere errori nella compilazione dell’ISEE significa rischiare di incorrere in sanzioni economiche e controlli serrati. Come sfuggire al pericolo?
Gli errori si pagano, soprattutto in ambito fiscale. Una piccola disattenzione può costare cara; scopriamo quale negligenza non è concessa e quali sono le possibili conseguenze.
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente consente di conoscere la situazione patrimoniale e reddituale dei cittadini e, per questo motivo, viene utilizzato come requisito da soddisfare per accedere a determinate prestazioni. Il Governo eroga misure assistenziali ed economiche soprattutto alla fascia debole della popolazione, quella che non ha abbastanza mezzi per vivere una vita dignitosa ed affrontare le spese in autonomia. L’importanza dei bonus e delle agevolazioni assume ancora più rilevanza in un periodo di aumenti generali che hanno fatto lievitare il numero delle famiglie in difficoltà perché al limite della soglia di povertà. Per aiutare chi ha realmente bisogno di sostegno viene richiesto l’ISEE a supporto della domanda di accesso ad una misura.
Assegno Unico Universale, Reddito di Cittadinanza, Bonus Sociali, la lista delle prestazione attivate dal Governo per sostenere economicamente i cittadini sono numerose. Molte misure prevedono la presentazione dell’ISEE sia per dimostrare di avere diritto al supporto economico sia per determinare l’inserimento nella giusta fascia di riferimento in modo tale da ottenere il corretto importo spettante. La scoperta di numerosi “furbetti” che hanno approfittato dell’ISEE per richiedere agevolazioni senza averne diritto ha portato l’INPS e il Fisco ad aumentare i controlli sulle domande proprio in relazione all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.
L’incrocio delle informazioni ottenute da varie banche dati consente di verificare che la dichiarazione sia onesta e soprattutto inclusiva di ogni variabile che influisce sul calcolo dell’ISEE. Non bisogna omettere alcuna proprietà, dai Libretti Postali alla giacenza media sul conto corrente, dalle targhe delle auto in proprio possesso ai beni mobili ed immobili. la lista è lunga ed ogni voce dovrà essere correttamente inserita per non rischiare le temibili conseguenze.
In caso di dimenticanze, omissioni o errori durante la compilazione della DSU e dell’ISEE si rischia di incorrere in sanzioni pecuniarie. L’importo previsto per dichiarazioni non veritiere è compreso tra 5.164 e 25.822 euro. Nello specifico, la somma che si dovrà corrispondere sarà pari al triplo rispetto a quello percepita.
Fortunatamente, è possibile evitare il pagamento presentando le dovute modifiche alla dichiarazione entro dieci giorni dall’avvio della pratica. Il contribuente, infatti, verrà informato del congelamento della pratica oppure del fatto che la domanda è stata respinta sic et simpliciter in modo tale da riuscire a completare parti omesse o correggere eventuali errori prima di dover corrispondere la pesante sanzione.