Rincari prezzi al supermercato: cosa ci aspetta nei prossimi mesi

I rincari prezzi al supermercato sono sempre più evidenti e non accennano a placarsi. Cosa ci aspetta per i prossimi mesi? Vediamo come potrebbe evolversi la situazione 

Ecco quanto dovrà spendere un nucleo familiare nel 2022 per poter fare la spesa e assicurarsi i prodotti di prima necessità.

Rincari prezzi al supermercato
Fonte Adobe Stock

I rincari dei prezzi di alimenti e carburanti non sembrano dar tregua agli italiani, i quali fanno sempre più fatica a sopperire alle proprie esigenze primarie. Da qui alla fine dell’anno questi due fattori sembrano destinati ad accompagnare il nostro paese e non è detto che il quadro possa degenerare ulteriormente.

La spesa annua per le famiglie per acquistare i beni alimentari è destinata ad aumentare di +2.674 euro a nucleo. D’altronde basta fare una panoramica tra i vari supermercati per comprendere ciò che sta accadendo e di come i prezzi siano in continuo aumento.

Rincari prezzi al supermercato: gli scenari a breve termine

Secondo Fabio Del Bravo, responsabile area anali Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) bisognerà fare i conti i consumatori cercheranno di centellinare le spese per i prodotti alimentari, per poter sopperire anche a quelle relative a bollette e carburanti. 

Solo quando i prezzi di questi scenderanno (a tal proposito può dare una grossa mano la fine della guerra tra Russia e Ucraina), allora si potrà tornare a spendere al supermercato come in passato e senza dover fare enormi rinunce. Insomma, c’è una correlazione tra questi fattori che va assolutamente considerata.

I prodotti che hanno subito un impennata maggiore di costi

Nel frattempo, in attesa che la situazione possa sbloccarsi, la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ha evidenziato gli aumenti di prezzo riportati nello specifico:

  • Grano +19,7%,
  • Mais +19,1%,
  • Zucchero +6,7%,
  • Oli vegetali +23,2%,
  • Carne e pollame +4,8%,
  • Prodotti lattiero caseari +2,6%.

Una panoramica che la dice lunga su come si sta evolvendo la situazione. Almeno per i prossimi mesi è lecito non aspettarsi nulla di positivo, anzi bisogna sperare che il quadro non diventi ancor più catastrofico perché già così è piuttosto duro da sopportare. Non resta che seguire gli sviluppi di tutto ciò che sta accadendo a livello mondiale.

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