Un Bonus spesa da 800 euro dedicato alle famiglie italiane. Un gradito regalo di Pasqua da scartare per acquistare beni di prima necessità.
E’ compito dei Comuni utilizzare gli aiuti del Governo per sostenere i nuclei familiari dal basso reddito. Vediamo come funziona il Bonus spesa e chi sono i beneficiari.
Gli aiuti economici sono indispensabili in questi mesi di spese esagerate tra utenze domestiche, carburante e generi alimentari. Riuscire ad arrivare a fine mese accumulando risparmi è praticamente impossibile per milioni di famiglie ma nei casi peggiori le entrate non sono sufficienti a ricoprire le uscite. Interviene il Governo a colmare qualche vuoto con misure mirate a sostenere la fascia economicamente più debole della popolazione. Tra le agevolazioni attive citiamo il Bonus Spesa che prevede l’erogazione fino ad 800 euro per poter acquistare beni di prima necessità.
La pandemia ha reso necessario erogare i buoni spesa per sostenere le famiglie in difficoltà. Ora che la diffusione del Covid è rallentata o comunque arginabile, la misura serve per aiutare i nuclei che non riescono ad uscire dalla crisi a causa della guerra in Ucraina. Nessun periodo di tregua, infatti, per i contribuenti che invece di vedere la fine di un tunnel sono entrati in un altro buco nero la cui fine non si intravede.
Nel mese di aprile 2022, dunque, arriveranno nuovamente i Bonus spesa a tante famiglie come un gradito regalo di Pasqua. A gestire la distribuzione saranno le amministrazioni comunali che riceveranno i fondi dal Governo. Ogni Comune aprirà, poi, un bando in cui verranno indicate le modalità di richiesta di accesso alla prestazione, i requisiti necessari per ottenere l’erogazione della somma spettante e l’importo che verrà corrisposto. Tutto uguale, al passato, compresa l’atteso per l’apertura dei bandi stessi.
Come accennato, nel momento in cui il Bando verrà attivato (la data varia da Comune a Comune) si conosceranno i dettagli su beneficiari, importo e modalità di domanda. Presumibilmente, trattandosi di una misura volta ad aiutare i cittadini in difficoltà ci saranno dei limiti ISEE da rispettare ma, anche in questo caso, saranno diversi e decisi autonomamente da ogni amministrazione comunale.
La modalità di erogazione potrà essere diversa; il voucher è stato lo strumento preferito dai Comuni nelle scorse edizioni del Bonus, utilizzabile unicamente in alcuni negozi per acquistare beni di prima necessità oppure per pagare le bollette o le rate del mutuo. Infine, per quanto riguarda l’importo si ipotizza una media di 300 euro a nucleo familiare ma in alcuni casi è possibile che si tocchino tetti ben superiori come 800 euro. Tutto dipenderà dalla variabili scelte per la determinazione della somma spettante. Solitamente sono state l’ISEE, la composizione del nucleo familiare, l’eventuale presenza di figli o persone con invalidità o di figli minorenni.