In pochi ne sono a conoscenza ma il manifestarsi di questi sintomi può portare a percepire un lauto assegno di invalidità
Vediamo quale parte del corpo riguarda, quali conseguenze può portare nel tempo e soprattutto che cifra mensile lascia in dote.
Sono molteplici le problematiche e le patologie che nel momento in cui vengono appurate dalle apposite commissioni mediche, danno diritto all’assegno di invalidità. Tra questi rientrano senz’ombra di dubbio quelle inerenti la tiroide, con cui purtroppo sempre più persone devono fare i conti.
Essendo una malattia che può creare difficoltà nel compiere le regolari azioni quotidiane, in alcuni casi garantisce l’accesso all’assegno di invalidità. Inoltre è bene rammentare che è possibile ottenere l’esenzione del ticket sanitario. A tal proposito sono 9 le possibilità affinché questa condizione si verifichi.
È assolutamente priva di fondamento invece la “notizia” del “bonus tiroide” specificamente pagato dall’Inps. Almeno per ora lo Stato non ha in mente nessun genere di sussidio a riguardo. Quindi tutto ciò che si sente in merito è da considerarsi falso e privo di alcun fondamento.
Tornando alla questione originaria, è bene capire in quali casi le malattie legate alla tiroide possono dare accesso all’assegno di invalidità. In primis è bene specificare la funzione di questa ghiandola situata alla base della gola. Da essa dipende la regolamentazione dei meccanismi di metabolismo.
Può sfociare in un eccesso di produzione di ormoni (ipertiroidismo) o in una carenza degli stessi (ipotiroidismo). In base a ciò si va in contro a differenti stati di salute e a quel punto la commissione medica deve stabilire se le conseguenze patologiche delle malattie tiroidee e se esiste il rischio che ciò possa degenerare in una condizione invalidante.
Qualora una volta espletato l’iter medico si giunga al riconoscimento dell’invalidità civile, conseguono diversi benefici in rapporto alla gravità della situazione: