Il Fisco aumenta i controlli sul bollo auto e non solamente per gli inadempienti. Ogni automobilista, anche chi paga regolarmente, è a rischio verifiche.
Tutti i proprietari di un’auto saranno chiamati a dimostrare di non incorrere in irregolarità. L’ultima verifica del Fisco sul bollo auto non esclude nessuno.
Annualmente i proprietari di un veicolo devono corrispondere il bollo auto entro la data di scadenza per non incorrere nel pagamento di sanzioni e interessi. Seppur sia una tassa molto odiata, dunque, è necessario versarla con puntualità perché i controlli del Fisco sono serrati e i rischi onerosi. Eppure non solo i cittadini che non pagano regolarmente sono soggetti a verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate. Sotto la lente di ingrandimento finiscono tutti i contribuenti, anche quelli che non hanno debiti da saldare. Questo perché gli accertamenti non riguardano unicamente il pagamento ma anche la corrispondenza tra valore dell’auto e reale possibilità del proprietario di mantenerla. Chi ha un conto in banca con dieci mila euro, ad esempio, può aver acquistato e rifornire abitualmente un veicolo di elevata potenza e dai consumi onerosi?
I cittadini che pagano un bollo auto elevato possiedono auto costose e, dunque, potenti. Ciò significa aver non solo speso cifre elevate per acquistare il veicolo ma anche avere entrate economiche che possano garantirne il mantenimento. Il Fisco controlla la capacità reddituale del contribuente e la confronta con l’importo della tassa automobilistica per cercare di individuare presunte irregolarità.
Nel momento in cui la discrepanza risultasse troppo evidente, l’Agenzia delle Entrate procederebbe con la richiesta di spiegazioni da parte del cittadino che guida un’auto “impegnativa” senza avere un conto in banca adeguato. I rischi di controlli, dunque, sono alti per tutti gli automobilisti, sia per quelli che risultano in ritardo con i pagamenti del bollo auto sia per chi è in regola ma ha commesso errori su fronti diversi.
Il Fisco ha la facoltà di chiedere spiegazioni al contribuente in relazioni a presunte irregolarità riscontrate. Il cittadino interpellato, dal canto suo, può difendersi portando a sostegno prove certe che possano togliere ogni dubbio all’Agenzia delle Entrate. La documentazione a supporto dovrà dimostrare che il denaro utilizzato per acquistare il veicolo non è frutto di lavoro in nero o di movimenti illeciti oppure dovrà dimostrare che le rate contratte per pagare il finanziamento chiesto per pagare l’auto siano sostenibili in rapporto alle entrate mensili.
Nel momento in cui il Fisco accerterà l’assenza di irregolarità le accuse cadranno ma in caso contrario verrà avviato un procedimento dalle conseguenze gravi. Ricordiamo che per il mancato pagamento del bollo auto, ad esempio, si può arrivare al ritiro della targa e al pignoramento dei beni del debitore.