Misure assistenziali disponibili oltre al Fondo pensione. Per le casalinghe spunta un assegno sociale, destinato anche alle vedove. Ecco come richiederlo.
Altro che assenza di lavoro. L’operosità domestica è tutt’altro che tempo perso. Le casalinghe, infatti, pur non essendo inquadrate contrattualmente svolgono mansioni equivalenti.
Cura della casa e della famiglia. Essenziale per mantenere l’equilibrio domestico, mentre altri membri della famiglia svolgono delle professioni ordinarie. In molti casi non si tratta di una vera e propria scelta, quanto di una necessità dettata dalle circostanze. Per questo, negli anni, l’Inps ha deciso di adeguare le proprie prestazioni previdenziali in modo tale da includere anche le casalinghe. Garantendo loro, di fatto, la possibilità di costituirsi un montante contributivo e, quindi, una minima pensione al raggiungimento di una certa età. Versamenti volontari, regolati in base all’accesso a un fondo ad hoc ma non l’unica fonte di agevolazione per la categoria.
Alle casalinghe è infatti garantita una serie di bonus che, fin troppo spesso, non sono conosciuti nemmeno dalle interessate. Ad esempio, proprio per questa particolare categoria di lavoratrici “non inquadrate”, viene garantita l’erogazione di un assegno da 468,10 euro, o addirittura di 500 sotto forma di assegno sociale. Si tratta di una misura assistenziale a tutti gli effetti, concessa in base al reddito e che può essere corrisposta anche a chi è in stato di vedovanza. Il piano reddituale, in entrambi i casi, farà la differenza: 6.085,30 euro annui o 12.170,69 qualora chi richiede fosse coniugato.
Casalinghe, non solo il fondo: ecco come ottenere l’assegno sociale
A fronte di requisiti specifici, soprattutto dal punto di vista reddituale, l’Inps mette quindi a disposizione un assegno sociale volto a sostenere le casalinghe nello svolgimento della loro funzione di garanti della stabilità domestica. Non bisogna dimenticare, infatti, che la maggior parte di coloro che compiono questa scelta rinunciano volontariamente a svolgere una normale professione retribuita. In alcune circostanze, la necessità di restare in casa è dettata anche dall’assistenza dovuta a un familiare disabile. Chi non è coniugato e non possiede un reddito personale, avrà diritto a usufruire della misura intera. Stesso discorso per coloro che risulterà coniugato ma in una famiglia con reddito inferiore a 6.085,30 euro.
Nel caso in cui il richiedente sia coniugato ma con reddito inferiore all’importo annuo dell’assegno, oppure con reddito familiare incluso fra le due cifre di riferimento, la misura verrà erogata in forma ridotta. E’ chiaro che, essendo inquadrata come una misura assistenziale, vige l’obbligo del rispetto dei requisiti. Qualora il richiedente non soddisfi quanto richiesto, l’Inps potrà astenersi dall’erogare l’assegno sociale per le casalinghe o qualunque altro tipo di misura di sostegno. Per chi figurerà fra gli aventi diritto, invece, basterà accedere al portale Inps, nella pagina dedicata, per inoltrare la richiesta.