Salmonella negli ovetti Kinder, a pochi giorni dalla notizia ci si interroga su come la contaminazione sia stata possibile.
I richiami degli ovetti Kinder Surprice e degli Shoko Bons hanno destato parecchia preoccupazione tra i consumatori. La causa – la salmonella – spaventa e, ora, ci si interroga su come sia stata possibile la contaminazione.
Pochi giorni fa la Ferrero ha avvertito i consumatori di un richiamo alimentare riguardante gli ovetti più amanti dai bambini (e non solo), i Kinder Surprice e gli Shoko Bons. I consumatori sono abituati ai tanti ritiri dagli scaffali dei supermercati che si susseguono settimana dopo settimana. Solo nel mese di marzo il numero dei prodotti richiamati è stato molto alto ed aprile è iniziato con svariate allerte. L’avviso della Ferrero ha, però, provocato ancora più stupore per la notorietà del marchio e per i principali consumatori del prodotto, i bambini. La presenza della salmonella come causa del ritiro ha, poi, spaventato per la pericolosità della contaminazione soprattutto dopo la notizia della pizza surgelata che potrebbe aver provocato la morte di due bambini. In Italia ad essere oggetto di richiamo sono stati esclusivamente gli ovetti Shoko Bons prodotti nello stabilimento di Arlon in Belgio. Altri ovetti Kinder e le uova di Pasqua risultano essere liberi da ogni contaminazione. Ma come è potuto succedere?
Come accennato, lo stabilimento in cui è avvenuta la contaminazione si trova ad Arlon, in Belgio. L’azienda avrà proceduto immediatamente con l’igienizzazione dei locali dopo aver avviato le indagini per poter appurare la causa del disagio. Gli accertamenti non hanno ancora prodotto risultati ufficiali, di conseguenza è possibile unicamente ipotizzare le modalità di passaggio della salmonella negli ovetti Kinder.
L’uso del latte in polvere dovrebbe far escludere il latte stesso come causa della contaminazione anche se non è impossibile che la salmonella di sviluppi anche in questa tipologia di latte. E’ più facile, invece, che la contaminazione sia partita dal cioccolato o dal burro di cacao, alimenti in cui il batterio può vivere a lungo. Ricordiamo che la salmonella sopravvive alle alte temperature e alle lavorazioni rimanendo latente per poi ripresentarsi.
I sintomi provocati dalla salmonella sono febbre, nausea, diarrea, mal di testa e crampi addominali. Parliamo, dunque, di un’infezione che tende a colpire l’apparato gastrointestinale e che può causare complicazioni molto gravi soprattutto ai bambini, alle donne in gravidanza e agli anziani oppure alle persone considerate “fragili” perché affette da malattie croniche.
La scoperta della salmonella negli ovetti Kinder è stata effettuata proprio per i numerosi casi di salmonellosi nei bambini in alcuni Paese dell’Europa. L’allerta è partita immediatamente, i prodotti sono stati ritirati e l’invito a non consumare gli Shoko Bons in caso di acquisto è stato più volte sottolineato.