La ricerca del risparmio sul carburante deve essere razionale e consapevole per non rischiare di incorrere nel sequestro dell’auto e in multe da 7 mila euro.
Una pratica volta al risparmio può provocare l’effetto contrario e costare molto caro. Vediamo di cosa si tratta e come evitare il peggio.
La disperazione fa compiere gesti poco lucidi e ne sono ben consapevoli i tanti cittadini che stanno subendo pesantemente i rincari provocati prima dalla pandemia e poi dalla guerra in Ucraina. Le spese sono diventate insostenibili per tante famiglie che faticano ad arrivare a fine mese con qualche soldo in tasca. Tra bollette di luce e gas, la spesa alimentare, l’acquisto di beni di prima necessità e del carburante, i risparmi finiscono e alcune alternative di risparmio mai prese in considerazione diventano una necessità. Attenzione a non commettere, però, un’azione illegale che potrebbe costare una multa salata.
Carburante e risparmio, la strada sbagliata costa 7 mila euro
Da quando i prezzi di diesel e benzina sono lievitati, gli automobilisti stanno tentando di risparmiare seguendo vari trucchi. C’è chi sceglie di rifornirsi alle pompe bianche, chi utilizza pratiche app per conoscere il distributore nei paraggi più economico e chi sceglie di adottare uno stile di guida volto al risparmio dei consumi. Tra le tante pratiche c’è n’è una che è illegale e dannosa per il proprio veicolo. Purtroppo sono tante le persone che in preda alla disperazione di non poter fare un pieno di diesel la stanno mettendo in atto.
Parliamo dell’utilizzo dell’olio di colza o di altri oli utilizzati per i motori agricoli al posto del gasolio. Ebbene, questa soluzione può sembrare efficace ma a lungo andare danneggia il motore dell’auto. Questi oli alternativi sono, infatti, notevolmente più viscosi in quanto non raffinati e creano rilevanti problematiche al motore. Inoltre, se si viene trovati con un carburante diverso da quello ufficiale per il proprio veicolo si rischiano multe fino a 7 mila euro.
Perché l’olio di colza è illegale
Il motivo per cui non è possibile utilizzare olio di colza o simili al posto del diesel è che su questa tipologia di oli non si pagano le accise oppure sono decisamente basse. Di conseguenza, la sostituzione degli oli risulta una truffa allo Stato e come tale è perseguibile. Oltre alla sanzione dall’oneroso importo si rischia anche il sequestro del veicolo. Conoscendo la diffusione della pratica, poi, le Forze dell’Ordine stanno procedendo proprio con le verifiche dei serbatoi per individuare chi viola la Legge.
In conclusione, è bene seguire i trucchi legali del risparmio e dove possibile lasciare l’auto in garage per spostarsi a piedi, in bicicletta o con i mezzi. In questo modo ne guadagnerà sia il portafoglio che la salute e l’ambiente.