Nell’accezione comune lo zucchero di canna è meno calorico rispetto a quello classico bianco. Ma è vero? Cosa dicono gli esperti a riguardo
Spesso capita che le persone al bar preferiscano lo zucchero di canna a quello bianco. Per quale motivo? Tutta ciò che c’è da sapere a riguardo.
L’infinita diatriba tra lo zucchero normale e quello di canna non sembra mai giungere a conclusione. Da un lato i cultori della tradizione che preferiscono sempre e comunque quello bianco. Dall’altro invece ci sono coloro che almeno in apparenza badano alla salute e ormai utilizzano sempre il secondo.
Ma quali sono i benefici che quello di canna può dare rispetto a quello normale? Gli esperti si sono espressi a più riprese in tal senso e hanno dato un parere non propriamente in linea con quanto si pensa ormai a livello popolare.
Di base entrambi sono composti dalle stesse sostanze. Anche quello cambio può provenire dalla canna da zucchero. L’unica differenza è che subisce una lavorazione industriale ulteriore che lo rende appunto più bianco.
Detta in termini tecnici il contenuto di saccarosio, fruttosio e di calorie, non è per niente diverso. Quindi pensare che la canna sia più sana è totalmente sbagliato. Il ragionamento potrebbe essere in parte condivisibile se si considera lo zucchero di canna integrale, che riesce a mantenere più vitamine e sali minerali. Al contempo però va dolcificato di più.
Quindi a prescindere dalla scelta dello zucchero (si pensi quando si beve il caffè al bar), bisogna entrare nell’ottica che il quantitativo di glucosio che ingeriamo è sempre il medesimo. In ogni caso bisogna usare la massima cautela e non si deve mai cadere nell’esagerazione.
Consultare un nutrizionista, in particolar modo per chi ha problematiche inerenti all’assunzione di zuccheri può essere una scelta azzeccata. Così facendo si possono ottenere tutte le informazioni necessarie a riguardo ed evitare di consumare il prodotto oltre un certo limite. In generale però si può tranquillamente affermare che lo zucchero di canna non è meno calorico e “nocivo” di quello bianco.