L’argento 925 solitamente viene utilizzato per la realizzazione di gioielli di un certo pregio. Per effetto di ciò il suo valore è piuttosto importante
In pochi sanno quanto può fruttare questo materiale decisamente raffinato. Ecco a quanto oscilla la sua attuale quotazione.
L’argento viene subito dietro l’oro nella scala gerarchica dei metalli di maggior valore. Abbina qualità e duttilità, aspetti che sul mercato fanno decisamente gola sia nell’ambito della gioielleria, sia per quanto concerne l’utilizzo pratico.
Esistono varie tipologie di argento, che differiscono a seconda del materiale con cui viene intrecciato. Naturalmente più prevale il suddetto metallo, più ha un valore importante sul mercato. In questa sede andiamo ad analizzare l’argento 925, che è piuttosto in auge per diversi tipologie di lavorazione.
In primis è bene specificare che il suo nome è dovuto al fatto che è realizzato da 925 parti di argento e 75 di altri metalli, generalmente il rame. Spesso e volentieri viene utilizzato per la creazione di gioielli e monili di un certo prestigio.
Alla base di questo legame c’è una ragione meramente pratica: l’argento allo stato puro è eccessivamente duttile e tenero per essere lavorato. Grazie al rame, gli oggetti realizzati hanno una migliore durabilità nel corso del tempo. Questa specifica purezza viene definita Argento Sterling o Argento Sterlina.
Passando ad un altro aspetto di fondamentale importanza, ovvero la valutazione, l’argento 925 è strettamente collegato a quello economico. Ogni pezzo realizzato con questa lega deve necessariamente presentare la dicitura 925 all’interno di un ovale. Allo stato attuale ha una quotazione di 50 centesimi al grammo, pari a 500 euro al chilo. A determinarne il valore è anche la comparazione con altri metalli più preziosi, come può esserlo l’oro.
In generale l’argento nella società contemporanea è in parte destinato alle industrie di vari settori. Risulta indispensabile per la creazione di pannelli solari, nell’arte grafica e della radiologia, oltre che nella medicina (visto che non è per niente tossico). Oltre alla duttilità può vantare una buona resistenza e soprattutto una lucentezza, il che risalta ancora di più quando viene sfruttato per la creazione di preziosi lingotti.