Scopriamo se è possibile evitare il pignoramento dei beni mettendo in atto una semplice strategia di anticipo.
Avere dei debiti ma allontanare il pericolo del pignoramento di casa, auto e beni propri e del coniuge, vediamo come procedere.
Due mondi distanti quello del creditore e quello del debitore. Il primo rischia di perdere soldi per poco tempo dato che può procedere con il pignoramento e recuperare la somma prestata, il secondo rischia di perdere tutto e basta. Avere dei debiti non è una situazione piacevoli soprattutto se non si è nella condizione di poter restituite quanto dovuto. A piccoli passi si arriverà al pignoramento dei beni e alla perdita della casa, del veicolo o di tanti altri beni la cui proprietà passerà al creditore e potrà venderli per vedersi ripagato il debito. Il pericolo diventa ancora più grande quando ad essere debitori sono due coniugi in comunione dei beni. Le ripercussioni riguarderanno entrambi i partner ma non è sempre così. Alle volte è possibile evitare il pignoramento, vediamo in quali casi.
Pignoramento dei beni, come evitarlo tra coniugi
La maggioranza delle coppie opta per la comunione dei beni. Si sceglie di passare una vita insieme, tanto vale farlo anche per i beni materiali come la casa, le auto e ogni oggetto presente nell’immobile di residenza. E’ il regime matrimoniale più scelto, dunque, ma spesso non si rivela essere la soluzione migliore nel momento in cui sopraggiungono debiti. Al pari di ogni altro bene, anche i debiti vengono considerati di comune proprietà anche se uno dei componenti della coppia non ha avuto a che fare con l’indebitamento. Inoltre, nella comunione dei beni ogni oggetto acquistato in autonomia diventa immediatamente proprietà anche dell’altro. Di conseguenza, in caso di debiti e di pignoramenti il creditore può rivalersi su qualsiasi bene indipendentemente dal vero proprietario. Attenzione alle eccezioni, ossia ai beni ricevuti in eredità, per successione oppure per donazione.
Quando i beni non sono di proprietà comune
Se un bene viene ricevuto in eredità, come atto di successione oppure come una donazione non rientra tra i beni comuni dei coniugi. Allo stesso modo non rientrano nella comunione dei beni i soldi derivanti dalla vendita di quei beni ricevuti in dono o in eredità. Non solo, sono di proprietà esclusiva di un coniuge tutti i beni necessari allo svolgimento dell’attività professionale.
Ricapitolando, un’auto, un immobile, un terreno se derivano da una donazione o sono frutto di un’eredità risulteranno di proprietà unica del coniuge destinatario del “regalo” e non rientreranno tra i beni oggetti di pignoramento se i debiti sono stati accumulati dal partner. I soldi sul conto corrente, sui titoli di deposito o versati in qualsiasi altra forma di investimento, invece, sono considerati di proprietà comune a meno che non derivino dalla vendita del bene ricevuto come donazione o in eredità oppure siano soldi derivanti dall’attività professionale. Gli altri beni, invece, possono non entrare nella condivisione solo se uno dei due coniugi dichiara espressamente di non volerlo far entrare nella comunione dei beni.