Occhio alle nuove emissioni di BTP a 3, 7 e 10 anni. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Di recente il Ministero del Tesoro ha pubblicato le emissioni dei titoli di Stato per il secondo trimestre del 2022. Ecco cosa c’è da aspettarsi.
I soldi non sono garanzia di felicità ma aiutano, senz’ombra di dubbio, a trovare una valida soluzione a numerose situazioni problematiche. A partire dalla spesa settimanale fino ad arrivare alle varie esigenze di tutti i giorni, d’altronde, sono davvero tante le volte in cui ci ritroviamo a dover mettere mano al portafoglio.
Non stupisce, quindi, che siano in molti a voler sfruttare alcune occasioni di investimento, al fine di accrescere i propri risparmi. Ebbene, proprio in tale ambito interesserà sapere che di recente il Ministero del Tesoro ha pubblicato le emissioni dei titoli di Stato per il secondo trimestre del 2022. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Abbiamo già visto come in molti decidano di investire in buoni fruttiferi postali, in quanto offrono la possibilità di guadagnare un bel po’ di soldi all’insegna della massima sicurezza. Sempre in tale ambito, inoltre, interesserà sapere che nei giorni scorsi il Ministero del Tesoro ha pubblicato le emissioni dei titoli di Stato per il secondo trimestre del 2022.
Una notizia che non è passata di certo inosservata, soprattutto per via dei rendimenti che, come al solito, destano sempre particolare interesse. Ebbene, entrando nei dettagli attraverso il comunicato stampa numero 63 del 25 marzo 2022, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noto il Programma trimestrale di emissione, inerente, appunto, il secondo trimestre del 2022 dei prossimi titoli BTP.
Tali titoli a medio – lungo termine avranno un valore minimo di 29 miliardi, con le seguenti scadenze, ovvero:
A tal proposito, sempre in base a quanto si evince dal comunicato stampa del MEF: “L’ammontare minimo si riferisce all’intera emissione, ovvero al valore che il circolante del titolo dovrà necessariamente raggiungere prima di essere sostituito da una nuova emissione sulla stessa scadenza“.
Ebbene, in base a quanto riportato su Trading, la durata di tali obbligazioni si rivela adatta per chi intende investire sul lungo termine, il tutto con un rischio particolarmente basso. Emessi al fine finanziare parte della spesa pubblica, in particolare il nuovo BTP a 10 anni dovrà essere in grado almeno di offrire un rendimento pari al decennale attualmente in circolazione.
A tal proposito ricordiamo che è stato emesso qualche mese fa con un rendimento pari allo 0,95%. In seguito alle varie vicende negative che stanno segnando, purtroppo, il mondo nell’ultimo periodo, però, tale titolo è arrivato ad oggi ad avere un rendimento superiore al 2%. Entrando nei dettagli si tratta del 2,20% lordo.
Ovvero pari a circa l’1,70% netto, quest’ultimo, appunto, al netto dell’imposta sui redditi e del bollo. Un rendimento non di certo altissimo, ma che può attirare comunque l’interesse di una larga fetta di investitori. In particolare di coloro che desiderano ottenere una forma di guadagno senza mettere i propri risparmi a rischio.