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Fisco e tasse

Bonus mobili anche per acquisto di reti da letto con doghe?

Il bonus mobili ed elettrodomestici è stato confermato anche per quest’anno e comporta una interessante detrazione al 50%. Esso vale anche nel caso di acquisto di reti da letto con doghe?

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Il bonus mobili ed elettrodomestici fa parte di quella serie di benefici ed agevolazioni confermate anche per il 2022. Esso si applica ad una ampia varietà di situazioni pratiche e nello specifico – nel corso di questo articolo – vogliamo rispondere ad una domanda che più di qualcuno si sarà già posto: il bonus in oggetto vale anche per l’acquisto di reti da letto con doghe?

Di seguito daremo tutti i dettagli circa la risposta, così come indicato nella guida ad hoc dell’Agenzia delle Entrate. Non prima però di aver riassunto in sintesi che cos’è il bonus mobili e quali vantaggi comporta.

Bonus mobili 2022: di che si tratta in concreto? Le finalità

Spiegare il funzionamento del bonus mobili ed elettrodomestici non è complesso. Siamo innanzi ad una detrazione del 50% sulle spese per arredare una casa ristrutturata, con un tetto massimo di 10mila euro per l’anno in corso. In sostanza, detto beneficio può essere richiesto da chi svolge un intervento di ristrutturazione edilizia, comprando nuovi mobili e/o elettrodomestici.

Più nel dettaglio, è in gioco una detrazione Irpef del 50 per cento su un importo massimo di 10mila euro per il 2022 per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non al di sotto della A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga), mirati espressamente a costituire arredo di un immobile oggetto di ristrutturazione.

Detta misura è stata varata nell’ottica di rilanciare il settore del mobile, sostenendo coloro che hanno scelto la via della ristrutturazione. Inoltre, lo scopo è anche spingere all’acquisto di elettrodomestici di classe energetica alta.

La proroga, insieme ad altri bonus casa 2022, è stata disposta nella legge di Bilancio 2022, con un innalzamento del tetto della spesa a 10.000 euro rispetto ai 5.000 dapprima proposti dal Governo. Il bonus si manterrà attivo anche per i prossimi due anni, ma scenderà il limite massimo a 5mila euro per il 2023 e il 2024.

Importo massimo del bonus mobili ed elettrodomestici

Ricordiamo altresì che l’agevolazione vale anche per gli acquisti compiuti nel 2021, ma potrà essere richiesta soltanto da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia cominciato a partire dal primo gennaio 2020. Questo requisito è indispensabile per sfruttare il meccanismo in oggetto.

Da notare che la detrazione va ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di identico importo ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10mila euro.

In particolare, per quest’anno, indipendentemente dall’importo delle spese effettuate per i lavori di ristrutturazione, la detrazione del 50% è da calcolarsi su un importo massimo di 10mila euro, pagati dal privato per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici (nel 2021 il tetto era di 16.000 euro, mentre nel 2023 e 2024 scenderà a 5.000 euro, come sopra accennato).

Vale la pena ricordare altresì che il bonus mobili ed elettrodomestici riguarda la singola unità immobiliare, inclusiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Ne consegue che il contribuente che svolge lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari, avrà diritto più volte a questa detrazione.

Con specifico riferimento alla realizzazione di lavori di ristrutturazione sulle parti comuni condominiali, ai singoli condòmini è permesso di detrarre le spese sostenute per comprare gli arredi delle parti comuni, come ad es. guardiole o l’appartamento del portiere.

Il bonus mobili spetta anche per l’acquisto di normali reti da letto con doghe?

A questo punto, veniamo alla questione pratica che abbiamo riportato all’inizio di questo articolo. Ebbene, la risposta da darsi è positiva. Infatti, anche quelle per l’acquisto delle reti del letto fanno parte delle spese alle quali si applica il bonus mobili, nei limiti dei citati 10mila euro.

D’altronde, le reti sono una parte fondamentale del letto e, con il materasso, sono beni espressamente inclusi nella guida al bonus mobili dell’Agenzia delle Entrate.

Ribadiamo però che al fine di usufruire dell’agevolazione è sempre obbligatorio che la data di inizio lavori sia precedente a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, comprese le reti da letto con doghe.

In particolare, potrà essere fornita prova dell’effettiva data di avvio, tramite le eventuali abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalle norme edilizie, dalla comunicazione preventiva all’Asl (con la data di inizio dei lavori), se obbligatoria, o per lavori per cui non siano necessarie comunicazioni o titoli abitativi, da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (art. 47 del Dpr n. 445 del 2000), come indicato dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011.

A quali beni si applica

Vediamo infine quali sono gli acquisti ammessi al bonus mobili, nei citati limiti. In particolare possono rientrare nella detrazione del bonus gli acquisti opportunamente certificati, fatti sia in Italia che all’estero, per:

  • mobili nuovi quali armadi, cassettiere, credenze, materassi, apparecchi d’illuminazione, letti, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone;
  • elettrodomestici nuovi di classe energetica non al di sotto della A+ (A o al di sopra per i forni e lavasciuga), come rilevabile dall’etichetta energetica. L’acquisto è agevolato per gli elettrodomestici senza etichetta, a patto che per essi non sia ancora disposto l’obbligo. A titolo di esempio ricordiamo di seguito alcuni degli acquisti ammessi al bonus in oggetto. Abbiamo lavastoviglie, frigoriferi, congelatori, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici, apparecchi per la cottura, stufe elettriche.

Si tratta certamente di un vastissimo insieme di beni su cui vale la detrazione Irpef in oggetto, ma attenzione: è tuttavia escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni, tende e tendaggi ed altri complementi di arredo.

Mentre si ricorda ancora che nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere incluse anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati, a patto che le spese stesse siano effettuate con le modalità di pagamento richieste per fruire della detrazione (vale a dire bonifico, carte di credito o di debito).

Published by
Claudio Garau