Il fortunato vincitore ha centrato il 5 al Superenalotto giocando appena 3 euro, ma rischia seriamente di vanificare tutto e di non ricevere il premio
L’evento si è verificato lo scorso gennaio in un paese della provincia veronese. Cosa è successo e quali sono le prospettive in merito.
Vincere al Superenalotto è il sogno di qualsiasi persona. Mettere le mani su un’ingente somma di denaro è dare sfogo ai propri progetti futuri è quanto di meglio si possa desiderare. Nella stragrande maggioranza dei casi, resta solo un pensiero su cui fantasticare con amici e parenti.
Esiste però una piccola cerchia di eletti o di fortunati come dir si voglia, che ad un certo punto della propria esistenza si ritrovano in questa circostanza. Ed è proprio ciò che è capitato ad individuo nel veronese (di cui non si conoscono le generalità), nella località di Mozzecane.
Lo scorso 8 gennaio centrando il 5 al concorso numero 3 del Superenalotto, ha vinto ben 66mila euro. Il biglietto vincente è stato giocato presso il punto vendita Sisal Edicola-Carta Shop, di via Caterina Brenzoni 21.
Come riportato da Agipronews, la persona in questione ha puntato appena 3 euro nella giornata di venerdì 7 gennaio, per poi sparire così nel nulla, senza nemmeno informarsi su come riscuotere la notevole cifra vinta, certificata il giorno seguente.
Da regolamento i termini per riscuotere il premio sono di 90 giorni a partire dal dì successivo all’estrazione e alla relativa pubblicazione del bollettino. In base alle informazioni relative a questo misterioso caso, il titolare del biglietto vincente ha tempo fino al prossimo 8 aprile per evitare che la possibilità sfumi in maniera definitiva.
La cifra in questione è piuttosto importante è seppur non sia stratosferica, può consentire di poter compiere molteplici azioni. Inoltre alla luce del periodo non propriamente roseo a livello mondiale, anche solo mettere del denaro da parte può essere un’ancora di salvezza.
L’auspicio è che in questi ultimi giorni il diretto interessato venga allo scoperto, anche per non alimentare la rabbia e l’invidia di chi vorrebbe trovarsi al suo posto in questo momento.