Attenzione, quali sono le malattie croniche riconosciute dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale per cui si ha diritto all’assegno di invalidità civile?
Cos’è una malattia cronica, a quali agevolazioni ha diritto chi ne soffre e soprattutto quali sono le percentuali di invalidità riconosciute? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Lavoro, famiglia, tempo libero e tanto altro ancora. Sono davvero tante le cose da fare che richiedono il nostro massimo impegno, oltre che tempo. Non stupisce, quindi, che prima o poi possa capitare a tutti di perdersi nei meandri burocratici, tanto da non sapere di avere diritto ad alcune agevolazioni. Ebbene, proprio in tale ambito interesserà sapere che anche nel corso del 2022 sarà possibile ottenere il riconoscimento dello stato di invalidità civile.
Una misura, quest’ultima, a cui si ha diritto purché in possesso di determinati requisiti. A tal proposito ricordiamo che, ad esempio, può essere richiesta nel caso in cui un soggetto si ritrovi alle prese con una malattia cronica. Ma di cosa si tratta e soprattutto quali sono le percentuali di invalidità riconosciute? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Abbiamo già avuto modo di vedere che evitare la visita di controllo per l’accertamento dell’invalidità civile è possibile. Ebbene, proprio soffermandosi su questo tipo di misura, come già detto, può essere riconosciuta anche in caso di malattia cronica. Quest’ultima, come è possibile intuire dal nome, si presenta come una patologia resistente e permanente, per cui non si riesce a trovare una soluzione nel corso degli anni.
Causa di un lento e progressivo declino delle funzioni fisiologiche, si tratta di malattie che colpiscono in genere l’’apparato cardiocircolatorio, quello respiratorio, oppure il sistema nervoso, l’intestino e altri organi. Ad ogni tipo di patologia, in base a quanto si evince dalle apposite tabelle ministeriali, corrisponde una percentuale di invalidità, anche fino al 100%.
A seconda della percentuale riconosciuta, quindi, si ha diritto a determinate agevolazioni. Entrando nei dettagli, ad esempio, in caso di riconoscimento di uno stato di invalidità pari al 34% si ha diritto a ottenere gratuitamente protesi e dispositivi. All’aumentare della percentuale di invalidità riconosciuta, poi, si ha dritto ad altre agevolazioni.
Chi supera il 67% di invalidità, ad esempio, ha diritto a delle agevolazioni sul ticket sanitario, mentre in caso di percentuale di invalidità superiore al 74% si ha diritto a un assegno mensile di assistenza. Se viene riconosciuto uno stato di invalidità fino al 100%, inoltre, si ha diritto alla pensione di invalidità e a una indennità di accompagnamento.
Dopo aver visto quali sono alcune delle agevolazioni a cui si ha diritto a seconda della percentuale di invalidità, sorge spontanea una domanda: quali sono le malattie riconosciute? Ebbene, in base a quanto si evince dal decreto ministeriale del 5 febbraio 1992, così come pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sono davvero tante le patologie riconosciute come croniche e per cui si ha diritto al riconoscimento di una determinata percentuale di invalidità.
Entrando nei dettagli, ad esempio, come già detto, è possibile annoverare patologie dell’apparato cardiocircolatorio, ma anche dell’apparato respiratorio, di quello digerente. Ma non solo, anche dell’apparato urinario, quello endocrino, osteoarticolare e locomotore, patologie dell’apparato neurologico, psichico, uditivo e vestibolare, così come dell’apparato visivo.
Soffermandosi sull’apparato psichico, ad esempio, tra le patologie che comportano una maggiore riduzione della capacità lavorativa si annoverano disturbo amnesico persistente indotto da sostanze, tipo korsakoff, con invalidità del 100%; oppure schizofrenia di tipo disorganizzato, catatonico, paranoide, non specificata, con invalidità del 75%.
Come già detto, comunque, sono davvero tante le malattie croniche per cui si ha diritto al riconoscimento di una certa percentuale di invalidità. Per avere maggiori informazioni in merito, pertanto, si invita a consultare le apposite tabelle pubblicate in Gazzetta Ufficiale, disponibili nella sezione Allegati.