Alcuni insaccati e affettati sono più nocivi rispetto ad altri. Quali sono quelli che andrebbero evitati o consumati con minore frequenza
Prima di capire quali fanno più male al nostro organismo è bene conoscere la differenza che intercorre tra le due tipologie.
Affettati ed insaccati sono prodotti che ormai la gente mangia con una certa frequenza. Abbinano gusto e velocità, due caratteristiche che si sposano bene con i ritmi frenetici della società contemporanea.
In pochi però considerano gli aspetti non propriamente salutari che derivano dal consumo reiterato dei suddetti prodotti. Gli insaccati infatti sono realizzati con carne macinata e poi messa in un budello. Non c’è differenza tra taglio e grasso, mentre gli affettati vengono fuori da tagli interi e la parte grassa si può facilmente rimuovere.
Secondo i medici e i nutrizionisti abusare di alimenti di questo genere può provocare all’organismo diversi problemi, tra i quali si possono annoverare:
Per effetto di ciò, un consiglio utile da seguire è quello di non assumere più di 60 grammi di salumi o affettati per 1 o al massimo 2 volte alla settimana. Nel dettaglio invece, ecco la classifica di quelli che fanno più male riportata dal portale “nonsapeviche.com”.
In generale è bene dosare le porzioni dei cibi riportati nell’ultimo elenco perché contengono un quantitativo ingente di grassi e sono maggiormente ricchi di sale. Dunque, come tanti piaceri della tavola, il problema è l’abuso, per questo l’ideale sarebbe adottare una linea volta a concedersi qualche piccolo vizio senza però cadere nell’esagerazione.