La pace fiscale ha nuove scadenze nel 2022. I cittadini che non hanno pagato le cartelle esattoriali possono ancora regolarizzare la loro posizione.
I contribuenti decaduti possono ritornare ad usufruire della pace fiscale delle cartelle esattoriali. Vediamo quali sono le date da rispettare per l’anno in corso.
La riapertura della rottamazione ter ha reso possibile per tanti cittadini regolarizzare la posizione con il Fisco nell’anno 2022. La pace fiscale delle cartelle esattoriali scadute è ancora possibile grazie ad una nuova proroga che fa sorridere un numero considerevole di contribuenti. I benefici previsti continueranno ad essere ottenibili mentre le procedure esecutive saranno evitate con un gran sospiro di sollievo. Non solo, le procedure già avviate saranno annullate. Le rate non saldate del 2020, 2021 e 2022 possono ancora essere corrisposte senza conseguenze ma attenti a non superare le nuove scadenze.
Il Decreto Sostegni ter ha reso possibile la riapertura della rottamazione ter e dunque la pace fiscale delle cartelle esattoriali scadute dal 2020. Più di 500 mila italiani possono, così, mettersi in regola con il Fisco ed allontanare il rischio di procedure esecutive. In seguito alla proroga si è reso necessario uno slittamento del calendario delle riscossioni con riferimento alle cartelle da corrispondere nell’anno in corso. E’ necessario conoscere, dunque, le nuove scadenze per non perdere un’occasione che, forse, non ricapiterà un’altra volta.
Gli arretrati potranno essere versati segnando sul calendario tre scadenze. La prima è vicina nel tempo, il 30 aprile 2022 anche se considerando i giorni di tolleranza il termine ultimo slitta al 9 maggio 2022. Questa è la data da non superare per pagare le cartelle scadute nel 2020 e poter usufruire dei benefici previsti.
Per la rottamazione ter e lo stralcio saldo delle cartelle scadute nel 2021 sarà necessario segnare il 31 luglio 2022 come giorno ultimo per il pagamento. I giorni di tolleranza fanno slittare il termine massimo al giorno 8 agosto dell’anno in corso. Infine, tutti i contribuenti chiamati a versare le rate di cartelle esattoriali scadute nel 2022 dovranno procedere entro il 30 novembre dell’anno in corso oppure entro il 5 dicembre 2022 con i giorni di tolleranza.
Superando le date citate, gli inadempienti riceveranno sanzioni e interessi e, visto che non potranno più approfittare dei benefici della pace fiscale, dovranno corrispondere importi ben più alti di quanto dovuto inizialmente. La rateizzazione delle cartelle continuerà per il 2022 ma non è possibile sapere quando si tornerà ad una situazione di normalità. La proroga per ora c’è stata ed è consigliabile approfittarne.