Chi commette questa violazione alla guida può incorrere in una multa fino a 30mila euro. Ecco quando accade e quali altre conseguenze sono previste
Si tratta di una situazione di trasgressione piuttosto grave, per la quale naturalmente non è possibile sorvolare o essere troppo indulgenti.
Dimenticare la patente a casa quando ci si mette alla guida è una dinamica che può capitare un po’ a tutti gli automobilisti. Si tratta di un errore veniale per cui il Codice della Strada (articolo 180 comma 7) non prevede gravi sanzioni (da 42 a 173 euro).
Tuttavia non sempre il regolamento è così benevolo nei confronti di chi si macchia di azioni non propriamente consone alla guida. A tal proposito, ecco un caso che proprio non lascia scampo e che può sfociare in sanzioni amministrative (e non solo) decisamente sopra la media.
Il fatto in questione riguarda i cittadini che si mettono alla guida pur non avendo conseguito la patente di guida. Un’azione sconsiderata che potrebbe mettere in pericolo sé stessi e soprattutto gli altri utenti della strada. Proprio per questo viene punita in modo esemplare, in maniera tale che chiunque abbia intenzione di lasciarsi andare a questa follia, ci rifletta bene prima di farlo.
Le multe partono da 5.000 euro (cifra già abbastanza elevata) e possono arrivare fino a 30.000 euro. A ciò va aggiunto il fermo amministrativo dell’automezzo per 3 mesi. Stesso discorso per chi viene sorpreso al volante con la patente revocata a patto che il provvedimento sia già stato notificato all’automobilista. I soggetti recidivi entro 2 anni rischiano anche la detenzione fino a 12 mesi e la confisca del veicolo guidato.
Un’altra casistica che va analizzata è quella di chi ha la patente e guida quando vengono meno i requisiti fisici o psichici per farlo. Non è necessario il provvedimento formale per porre lo stop agli automobilisti, bensì solo l’esito negativa della visita medica effettuata dalla Commissione Medica Locale. Per i soggetti ricompresi nella condizione appena citata è prevista la stessa pena di cui sopra, sia per la prima volta, sia per la recidiva. Insomma, c’è poco da scherzare.