Se non è possibile lavare la propria macchina presso un autolavaggio è possibile lavare auto in strada? Cosa dice la legge a tal proposito
Il Codice della Strada pone alcune condizioni tassative da rispettare per evitare l’insorgere di spiacevoli problematiche.
L’automobile seppur non sia un essere vivente di tanto in tanto va lavata. Infatti con il tempo e l’usura potrebbe accumulare polvere e sporcizia sia all’interno che all’esterno. Ci sono poi i maniaci della pulizia dell’auto che praticamente passano più tempo in autolavaggio piuttosto che in strada.
Altri invece sono un po’ meno costanti rispetto a questa pratica e spesso e volentieri optano per il fai da te, lavando la macchina a casa propria. Non tutti però dispongono di un giardino o comunque di un spazio esterno per poter compiere questo genere di operazione e qui scatta il dilemma: si può lavare un veicolo all’aria aperta?
In tal senso è fondamentale l’apporto del Codice della Strada, che in primis vieta l’utilizzo di acqua pubblica per il lavaggio della propria automobile. Inoltre non è consentito sporcare il luogo dove è ubicata una sorgente d’acqua.
A ciò bisogna aggiungere la questione sicurezza. Alle volte si può recare danno o mettere in pericolo pedoni o altri utenti della strada. Ad esempio può capitare di bagnarli, di offuscargli la visuale (se va a finire l’acqua sul vetro) o provocare pericolose cadute a cause dei detergenti che si spargono sulla strada. Per maggiori delucidazioni a riguarda può essere molto utile consultare l’articolo 15 del Codice della Strada inerente gli “Atti vietati”.
Passando invece alle sanzioni, si va da un minimo di 26 euro ad massimo di 886 a seconda del grado di trasgressione del gesto compiuto. Queste comprendono anche questioni ambientali come l’inquinamento dovuto agli scarichi dei materiali utilizzati per il lavaggio.
Non è propriamente semplice nemmeno il discorso sulla pulizia dell’automobile all’interno dei propri spazi privati. L’aspetto fondamentale è dove convogliano i residui d’acqua. Non è consentito il deflusso verso fiumi, canali o fonti di irrigazione anche privati. Il lavaggio nel cortile condominiale è invece disciplinato dal regolamento interno, che potrebbe anche vietarli categoricamente.