Un cashback sulle spese con rimborso direttamente sul conto corrente, è un’ipotesi azzardata oppure una reale possibilità?
Nessuna attesa ma rimborso immediato delle spese mediche e di altre spese ammissibili con detrazione del 19%. E’ l’ipotesi che avanza e potrebbe entrare in vigore dal 2023.
Noi cittadini siamo abituati a ricevere brutte se non pessime notizie. Siamo meno abituati, invece, alle voci che pianificano piacevoli sorprese per i contribuenti. Eppure il bisogno di liete novelle è decisamente alto in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo. Dopo più di due anni ci ritroviamo ancora in mezzo ad una pandemia, vicino a casa nostra si sta combattendo una guerra con minacce di ripercussioni nucleari e i risparmi sono messi a dura prova a causa dei rincari su luce, gas, generi alimentari, carburante e ogni bene di prima necessità. Un raggio di sole, però, è riuscito a penetrare in questa lunga notte buia regalando una sorpresa in previsione del 2023. Sarà realtà oppure un altro sogno infranto? Nell’attesa di ufficializzazioni o meno della notizia iniziamo a sognare, questo almeno non costa nulla.
Cashback sulle spese detraibili nel 2023, sarà realtà?
La notizia riguarda l’arrivo nel 2023 del cashback sulle spese ammesse a detrazione. Ciò significa che le spese mediche e altri sconti fiscali verranno rimborsati immediatamente sul conto corrente senza attendere la dichiarazione dei redditi. La notifica avverrà tramite app IO e il 730 non sarà necessario – almeno in tal senso.
L’idea è di procedere immediatamente con il rimborso del 19% per ogni farmaco acquistato senza attendere metà anno per la dichiarazione dei redditi. Lo sgravio previsto, dunque, verrà applicato subito senza alcuna attesa. Farmaci, visite mediche, cure, analisi del sangue e le spese sociosanitarie in generale verranno erogate direttamente sul conto corrente del cittadino. Saranno utilizzate piattaforme telematiche per le spese effettuate pagando con mezzi di pagamento tracciabili, procedura necessaria per visite o cure prestate in enti privati.
Come funzionerebbe nel dettaglio
Inizialmente il cashback dovrebbe dare la priorità alle spese socio-sanitarie, facile oggetto di detrazione. In seguito la misura potrebbe estendersi ad altre spese ammesse a detrazione ma i tempi per sistemare la questione sono ancora lunghi. Ad oggi il riferimento al cashback fiscale si trova in due emendamenti ma la discussione è appena iniziata. Le previsioni migliori parlano dell’eventualità di un’approvazione della Legge a giugno con un inizio dell’applicazione nei primi mesi del 2023.
Per quanto riguarda il funzionamento si ipotizza che il contribuente dovrebbe riferire al farmacista, all’INPS oppure all’assicurazione la volontà di avere il cashback e non la detrazione mediante comunicazione di un codice che dovrà essere riportato sullo scontrino telematico oppure sulla fattura elettronica o sul bollettino di pagamento attestante la transazione. Il venditore, poi, dovrà comunicare l’avvenuto versamento all’anagrafe tributaria insieme alla richiesta di cashback.