Una disposizione disciplinata dal Codice della Strada, con possibilità di sospensione della patente in caso di doppia infrazione. Cosa c’è da sapere sul seggiolino.
Era stato poco prima della pandemia. Una nuova normativa ad hoc per il trasporto dei bambini in auto, con obbligo di installazione del dispositivo Tippy sul loro seggiolino.
Una decisione presa per evitare tragedie familiari, come quella accaduta poco tempo prima, che aveva visto un bimbo dimenticato in auto dal papà per tutto il giorno, senza che si potesse far nulla per lui una volta resisi conto dell’incidente. Le sanzioni per i trasgressori dell’obbligo erano piuttosto severe: multe da 83 a 333 euro, oltre alla decurtazione di 5 punti dalla patente, a scapito del conducente dell’auto tenuto alla sorveglianza del minore. A ogni modo, l’obbligo di seggiolino per i passeggeri più piccoli non è in vigore da un giorno. Anzi, si tratta di una delle norme basilari del Codice della Strada, fra quelle che si riferiscono alle regole da mantenere all’interno del mezzo. Un obbligo piuttosto lungo, ossia fino al compimento dei 12 anni di età del bambino.
Nessuna deroga, a eccezione di quando il minore avrà raggiunto l’altezza di 1,50 metri, ovvero quella minima per l’utilizzo della cintura di sicurezza. Fino ai 12 anni compiuti, l’obbligo di viaggiare sul seggiolino e sul sedile posteriore dell’auto sarà obbligatorio. Con una casistica variabile fra quattro situazioni, tutte disciplinate dalla medesima normativa. Del resto, il seggiolino in auto è una misura di sicurezza e, come tutte le altre, rientra in un piano disciplinare ben preciso, sia nell’ottica di evitare incidenti come quello che ha portato all’introduzione di Tippy che della prevenzione di infortuni.
Si parte dal presupposto che un bambino non protetto dal seggiolino o da qualsiasi misura di sicurezza corra dei rischi decisamente elevati. In pratica, obbligo sì ma buon senso pure. L’acquisto di uno di questi dispositivi non è scontato, nel senso che un seggiolino non vale un altro. Sempre meglio ponderare la scelta e capire quale modello possa essere effettivamente migliore per la nostra automobile. Ad esempio, sarebbe bene controllare a priori se la vettura sia dotata o meno degli attacchi Isofix integrati, progettati proprio per agevolare il montaggio dei seggiolini, sia per neonati che per bambini più grandi. Per capire quanto effettivamente sia delicata la pratica, basta guardare sui vari siti internet dei produttori che, nella maggior parte dei casi, dispongono di vere e proprie guide online per spiegare modelli e funzionamento.
Come detto, l’obbligo durerà fino ai 12 anni. E, fino a quell’età, bisognerà attenersi alle regole di installazione e posizionamento del dispositivo. Ad esempio, fino al peso di 10 chili e di 13 (rispettivamente 12 e 24 mesi), il seggiolino dovrà essere posto sul sedile anteriore del passeggero, in senso contrario a quello di marcia, a patto che non sia presente l’airbag. E ancora, dai 9 ai 18 kg (9 mesi) fino ai 4 anni, il posizionamento sarà sul sedile posteriore nel senso di marcia. E così per i bambini dai 3 ai 6 anni (15-25 kg), da dotare di un cuscino rigido da assicurare alle cinture del veicolo. La stessa cosa dovrà avvenire per i bambini da 5 a 12 anni (22-36 kg). Attenzione a rispettare l’obbligo: due infrazioni dello stesso tipo potranno portare anche alla sospensione della patente da un minimo di 15 giorni a un massimo di 2 mesi.