Buoni Fruttiferi Postali, sono un valido strumento di investimento? Per rispondere capiamo come calcolare gli interessi futuri.
I piccoli risparmiatori si chiedono se i Buoni Fruttiferi Postali riservano guadagni interessanti. Scopriamo come procedere con il calcolo per sciogliere i dubbi.
Pensare al futuro in un periodo generale di incertezze, timori, rincari ed eventi catastrofici non è semplice eppure, spesso, è l’unico modo per superare le ansie del presente. Porre le basi oggi per un domani basato su certezze e su guadagni certi aiuta sicuramente ad avere più speranza e a progettare il futuro nonostante i grandi disagi che si stanno vivendo. Le persone che hanno dei risparmi da parte, ad esempio, si chiedono quale sia il modo migliore per vederli fruttare mantenendoli al sicuro. Spesso la scelta ricade sui Buoni Fruttiferi Postali, strumenti in circolazione da anni e che nel passato hanno concesso rendimenti notevoli. Oggi la situazione è cambiata, gli interessi non sono più ad alti livelli ma ciò è dovuto all’assenza di rischi dell’investimento.
Acquistare un Buono Fruttifero significa avere la certezza di recuperare tutto il capitale iniziale al termine del contratto oppure chiedendo il rimborso anticipato della somma. Essendo un investimento, occorre valutare gli interessi applicati per capire i possibili guadagni che si otterranno in un futuro. Solitamente il rendimento – seppur minimo – è garantito ma non sempre le aspettative sono state soddisfatte.
Prendiamo ad esempio i Buoni della serie Q, emessi dal 1° luglio 1986 al 31 ottobre 1995. E’ in corso una vera battaglia legale tra Poste Italiane e i clienti a causa delle modalità di calcolo dei rendimenti. Con riferimento a quei particolari Buoni, infatti, secondo Poste Italiane gli interessi si devono calcolare al netto dell’imposta pari al 12,5% dal 1986 anno dopo anno e non alla scadenza. La capitalizzazione di tipo composto applicata porta i consumatori ad una delusione perché otterranno un rendimento più basso di quanto atteso.
Passiamo ai giorni nostri e al calcolo dei rendimenti futuri. Il Buono Fruttifero che presentiamo è il 5X5 con durata di investimento di 25 anni. Un lungo periodo che riconosce al titolare un rendimento lordo dell’1,50% alla scadenza. Poniamo un investimento iniziale di mille euro. Al momento della scadenza la somma sarà diventata di 1394,58 euro dato che bisogna calcolare l’1,50% annuo lordo per 25 anni ottenendo 1,450945. Questo risultato va, poi, moltiplicato per i mille euro di capitale ottenendo 1.450,945 euro. Occorre applicare l’imposta del 12,50% che fa diminuire gli interessi da 450,945 a 394,58 euro. Questo il guadagno che si otterrà tra 25 anni.
Per calcolare partendo da somme differenti è possibile sfruttare il simulatore presente sul sito di Poste Italiane entrando nella sezione “Simula” all’interno della pagina dedicata ai Buoni Fruttiferi Postali.