L’assegno unico e universale è uno strumento di sostegno al reddito delle famiglie con figli a carico. Dal 16 marzo sono partiti i primi versamenti.
Le famiglie aventi i requisiti per il nuovo assegno unico e universale figli a carico, che hanno fatto domanda entro il 28 febbraio, si vedranno assegnare la prima mensilità del contributo entro il 31 marzo.
In questo periodo le famiglie italiane, che hanno già fatto domanda per il pagamento del nuovo assegno unico e universale, possono essere contente: infatti, l’Istituto di previdenza, in collaborazione con la Banca d’Italia, ha cominciato i pagamenti della prima mensilità di assegno unico, in riferimento a circa cinque milioni di figli beneficiari. I primi versamenti si sono avuti il 16 marzo.
Circa tre milioni invece le domande presentate tra il primo gennaio e il 28 febbraio 2022, a testimonianza dell’ottimo successo dell’iniziativa. Essa intende peraltro razionalizzare ed accorpare più misure di sostegno ed agevolazioni a favore della natalità.
Vediamo allora qualche dettaglio in tema di assegno unico e universale figli a carico e primi pagamenti marzo 2022.
Assegno unico e universale figli a carico: di che si tratta
Siamo innanzi ad un contributo o sostegno economico alle famiglie, attribuito per ciascun figlio a carico fino al compimento dei 21 anni – ma per i figli maggiorenni soltanto nella ricorrenza di specifiche condizioni (ad es. svolgimento del servizio civile universale da parte del giovane).
Nessun limite di età è invece previsto per i figli disabili.
Per i nuovi nati, l’assegno decorre dal settimo mese di gravidanza.
Lo abbiamo accennato in apertura: l’assegno si chiama ‘unico’ perché intende unificare buona parte degli anteriori aiuti alle famiglie, in una chiara ottica di semplificazione e a tutto vantaggio dei nuclei con figli. Pensiamo ad es. alle detrazioni fiscali e all’assegno di natalità, oggi archiviati per lasciar spazio alla misura di sostegno in oggetto.
Per quanto riguarda il bonus asilo nido, esso resta in piedi ed anzi l’assegno unico e universale figli a carico non assorbe né limita il suo importo.
Da notare altresì che l’importo per famiglia non è fisso, bensì variabile sulla scorta della condizione economica del nucleo familiare.
Al fine di calcolare l’effettivo ammontare della mensilità dell’assegno unico e universale figli a carico, è di rilievo l’ISEE valido al momento della domanda. Ciò in considerazione dell’età e del numero dei figli, ma anche di eventuali situazioni di disabilità di essi – che fanno scattare maggiorazioni.
Detto assegno è detto altresì ‘universale’, in quanto è garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in mancanza di presentazione di ISEE o con ISEE al di sopra della soglia di 40mila euro. Pertanto, anche in queste circostanze, è assai raccomandabile presentare l’ISEE quando si fa domanda, per non doversi vedere assegnato un importo minore di quello che sarebbe potenzialmente spettante.
Assegno unico e universale figli a carico: i pagamenti
L’assegno in oggetto è corrisposto dall’INPS ed è versato al richiedente o, a richiesta anche posteriore, in identica misura tra coloro che esercitano la responsabilità genitoriale, attraverso:
- accredito su conto corrente bancario o postale;
- bonifico domiciliato.
Lo abbiamo anticipato: i primi versamenti dell’assegno unico sono già arrivati sui conti correnti dei genitori italiani. Infatti sono iniziati lo scorso mercoledì 16 marzo.
Si precisa comunque che tutti i pagamenti saranno comunque completati dall’INPS entro la fine di questo mese.
Le quote che compongono il contributo
L’importo dell’assegno unico e universale figli a carico è formato da:
- una quota variabile definita in maniera progressiva, a partire da un minimo di 50 euro per ogni figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE corrispondente o al di sopra dei 40mila euro, fino ad un massimo di 175 euro per ogni figlio minore con ISEE fino a 15mila euro;
- una quota di maggiorazione prevista in specifici casi (ad es. nuclei familiari numerosi o giovani madri under 21).
Assegno unico e universale figli a carico: quando fare domanda?
Il fatto che siano già state erogate le prime mensilità, non significa che non sia più possibile fare domanda per ottenere detto assegno.
E’ vero che per entrare nella prima tranche di pagamenti occorreva fare domanda entro lo scorso 28 febbraio, ma è altrettanto vero che tutti i genitori che non hanno ancora fatto domanda – pur avendo i requisiti – possono farla in ogni momento. In particolare, per chi inoltrasse la domanda in questo mese di marzo, il versamento della prima tranche sarà a partire dal mese prossimo.
Attenzione però a fare domanda entro il 30 giugno, altrimenti dopo non sarà più possibile avere i pagamenti da marzo come arretrati. Infatti, per le domande inviate dal primo luglio il contributo sarà riconosciuto dal mese posteriore a quello della domanda, vale a dire agosto 2022.
In conclusione non possiamo non ricordare che i beneficiari del reddito di cittadinanza, con anche i requisiti necessari per l’assegno unico in oggetto, otterranno d’ufficio sulla propria carta gli importi per il mese di marzo a cominciare da aprile, con la rata RdC.