Fare benzina utilizzando il denaro del Reddito di Cittadinanza è possibile, a patto però che si rispettino alcune fondamentali regole
Il rifornimento è consentito sia in modalità servito che in self service. Tutti i dubbi da fugare inerenti questa tematica di interesse collettivo.
Il Reddito di Cittadinanza esiste ormai da 3 anni e nonostante ciò, sono ancora diversi i dubbi che aleggiano circa il suo utilizzo. Molte persone che lo percepiscono in alcune circostanze non sanno se possono o meno sfruttarlo.
Un caso eclatante in tal senso è quello della benzina, un bene di cui nessuno può fare a meno per una serie infinita di motivazioni. Ad onor del vero la normativa indica solo le operazioni vietate e non quelle consentite. Ragion per cui tutto ciò che non è in black list, può essere acquistato.
La benzina o in generale i carburanti non sono ricompresi tra i divieti, quindi grazie al Reddito di Cittadinanza è possibile rifornirsi presso i distributori sparsi sull’intero territorio nazionale. Ciò è consentito sia in modalità self-service, sia in modalità servito.
Esiste un solo limite e riguarda i pagamenti con Pos. Questi si possono effettuare solo presso esercizi commerciali italiani che utilizzano il circuito Mastercard. Appare difficile che attività di questo genere non si avvalgano del sopracitato canale. Quindi si possono dormire sonni tranquilli, anche perché attualmente visto il caro carburanti, potersi aiutare con il denaro concesso attraverso il bonus rappresenta una vera e propria boccata di ossigeno.
Il RDC non consente di acquistare un nuovo veicolo. Infatti è incompatibile con:
L’unica eccezione riguarda auto e moto per cui è prevista un’agevolazione fiscale in favore di soggetti disabili secondo quanto stabilito dalla legge 104/1992. Quindi, chi possiede uno dei veicoli elencati sopra non può fare domanda del Reddito di Cittadinanza e coloro che lo percepiscono non possono acquistarle nuove.